Il "Navigante Nuovo"
 

 

 

 
Il "Navigante Nuovo"
 

Archivio di Stato di Firenze, Mediceo 2029, c. 2. G.Ciaccheri, 1695 circa. Particolare. Nel progetto il Nuovo Navigante raggiunge la riva grossetana del "Lago di Castiglioni" alla sfociatura del Fosso di S.Giovanni, ovvero là dove è da ritenere fosse il medievale Portum Stagni. Al termine della «Via del Marrucheto» è registrato un «Porticciuolo», evidentemente un altro piccolo approdo sulla riva grossetana del Lago, forse utilizzato da pescatori.

Nel 1695 Giuliano Ciaccheri famoso ingegnere idraulico del tempo, invece di ripulire il Vecchio Navigante come chiedono i «faccendieri» grossetani, progetta la costruzione di un Nuovo Canale Navigante che, oltre ad essere più ricco d'acqua per avere un percorso all'interno del lago, si avvicini di più alla città di Grosseto. Questo mediante la connessione col fosso S.Giovanni, che raccoglieva le acque provenienti dalla città. Nel quadro dei lavori della bonifica voluta dal granduca Pietro Leopoldo, nel 1767 Leonardo Ximenes amplia il progetto Ciaccheri: «affinchè la navigazione non resti lontana dalla città di Grosseto miglia 2 1/2 come accade presentemente, è stato pensato di destinare alla continovazione della medesima il fosso S.Giovanni profondandolo circa braccia 1 1/2 e dilatandolo braccia 2. Un tal fosso comunica colla fossa  circondaria  della  fortificazione  di

Grosseto, onde potrà detta fossa rendersi ancor essa navigabile colle acque fresche dell'Ombrone, le quali gioveranno per lavare l'immondizie tutte della città che radunandosi in questa fossa esalano de' vapori morbosi» (L.XIMENES, Memorie intorno alla visita...1767). L'ingegnere gesuita realizza la «continovazione» del fosso S.Giovanni progettata e, per avvicinare ulteriormente a Grosseto il punto d'imbarco dei grani sui barconi diretti al porto di Castiglione della Pescaia, fa anche scavare un darsena poco distante dalle mura della città, ma tutto ciò con risultati che si rivelano negativi a pochi anni di distanza. In verità i grossetani sono molto dubbiosi sulla validità del progetto non appena questo è eseguito, tanto che già nel 1771 viene annotato che «I grossetani hanno paura della vicinanza del Navigante nuovo e delle terre statene scavate...» (P.L.D’ASBURGO LORENA, Osservazioni di S.A.R...1771). La legittimità di questi timori è attestata da una relazione del 1787, in cui è rilevato, infatti, che: «avea scavato Ximenes alla porta di Grosseto una darsena o vasca grande per ricovero dei navicelli al principio del Navigante ed un arsenale murato per depositarvi dei grani o mercanzie: questa darsena che non aveva scolo diventò un padule di acqua stagnante fetentissima sotto le mura di Grosseto che faceva un pregiudizio grande all'aria, come anche il fosso del Navigante che era ripieno di erbe palustri» (P.L.D’ASBURGO LORENA, Provincia Inferiore e Superiore di Siena 1787). Il nuovo porticciolo viene, pertanto abbandonato, e si torna alla soluzione di trasportare il grano con carri fino alla sfociatura del Fosso di S.Giovanni nel Lago, su una strada inghiaiata barrocciabile lunga tre miglia, realizzata sulla sinistra del tratto di Navigante costruito dallo Ximenes.
 

Torna su