La visita Santi
«Accompagnati da un Uomo per guida, e ripresa la strada maestra di Siena, dopo cinque miglia di cammino deviammo da essa a destra, e prima fra i campi, e poi per un sentiero malagevole, e scosceso voltammo verso la cima del Poggio di Moscona. Per salirvi dovemmo girare a N E, e farci strada fra i Marrucheti, ch'ivi sono alquanto praticabili. Dal monte ad una certa altezza sorge quasi un secondo, e più elevato poggio, al principio di cui vedemmo un circondario di più che semidirute Mura costruite di pietra calcaria spianata del monte stesso. Gira questo recinto intorno fin verso Ponente, ove essendo dirupatissimo il Poggio, ed in conseguenza reso sicuro dalla sua scoscesa pendice, cessa affatto l'antico muro di difesa. Assai più in alto trovammo i vestigi d'un secondo recinto circolare di circa 250 piedi di diametro, che va risalendo fino all'alta cima. Noi vi entrammo per un vestigio di porta, ed osservammo subito a dritta una stanzetta antica fatta a volta, che bene scorgesi essere stata fortemente intonacata, e

Il "Tino" in una fotografia dei primi anni del Novecento, ove è ancora visibile il "vestigio" della porta est di cui riferisce Giorgio Santi. (Foto Archivio A.P.T. di Grosseto, da F.MANGIAVACCHI 2002, p.155).

colorita di rossigno alla maniera di alcune case dell'antica Pompeja. L'area compresa in questo secondo recinto è piena di piccole stanze, di casucce, e di altre simili fabbrichette tutte dirute, e rasate, né questi ruderi offrono avanzo alcuno di edifizio grande e rimarchevole. Un terzo, ed alto recinto circolare, ai cui fianchi già andavano a terminare le due estremità del secondo, occupa la sommità spianata del monte sulla di lei sponda occidentale, per dove egli è precipitosamente ripido. Questo edifizio o muro circolare è fabbricato di pietre calcarie spianate, e commesse insieme con cemento, è alto circa piedi 24 benché alquanto diroccato, e comprende un 'area di piedi 88 di diametro. Sonovi due porte d'ingresso una all'E. l'altra all'O. e niun segno di finestre o di altra apertura Nell'area interna fra i sassi, i roghi, e le ortiche vedonsi varj muri rasati al suolo, residui di antichi edifizj quì dentro compresi.  Vi si os-
serva parimenti una conserva d'acqua, situata sotto terra, fatta a volta, bene intonacata, lunga piedi 25, larga p.14, e profonda p.10.1/2. Per mezzo di una piccola apertura situata sotto la volta communica essa con un minor sotterraneo costruito vicino alla medesima. E'facile il rilevare, che le Acque dei Tetti degli Edifizj interni erano raccolte nel minor sotterraneo o purgatorio, donde poi passavano nella conserva a comodo di chi abitava in quel recinto lontano da ogni sorgente d'acqua. Uscendo da questo recinto per la Porta Occidentale, godesi di una veduta vasta, e magnifica da quell'altura, che domina tutta la pianura Grossetana, estende il colpo d'occhio largamente a Settentrione e più ancora a Mezzogiorno, ed ha in prospettiva il mare, e le isole aggiacenti» (G.SANTI 1806, pp. 23-27).