Le necropoli
 
«Le necropoli di Roselle non sono mai state oggetto di un'esplorazione sistematica: scavi occasionali furono eseguiti già nel 1851 dal Francois e nel 1861 dalla Società Colombaria; inoltre si sono verifìcati scavi irregolari e distruzioni per lavori agricoli. Della necropoli dell'età del ferro, che ha dato particolarmente materiale bronzeo, che si potrebbe far risalire alla seconda metà dell'VIII sec. a.C., è ignota l'ubicazione. II Pasqui dà notizia di resti di una necropoli di questo periodo sul fianco della Moscona denominato Grascetone.
 

Durante gli scavi attuali, frammenti di ciotole e di urne biconiche della seconda metà dell'VIII sec. a.C., molto vicine al coevo materiale vetuloniese, sono state recuperate sulla collina Sud di Roselle. Una vasta necropoli di tombe a fossa e a pozzetto è situata lungo una via di accesso alla città dal lato Est, in corrispondenza del Campo della Fonte. La necropoli è stata a lungo in uso; abbiamo infatti oggetti databili dall'età orientalizzante a quella romana: le tombe arcaiche seguono da vicino le mura, quelle ellenistiche sono dislocate più oltre. Per il VII sec., oltre alle tombe a fossa del Campo della Fonte, sono ricordate tombe a camera con tumulo, di cui alcune furono ritrovate già dal Francois a 3 o 4 miglia a Sud di Roselle ed altre dalla Società Colombaria. Attualmente si può confermare l'esistenza di tombe a camera ai piedi della collina di Roselle dal lato Nord (ove è il tratto più arcaico delle mura) e a Nord-Est, tra il borro e l'attuale strada di accesso agli scavi. Le tombe situate lungo un asse Nord-Sud fiancheg-giavano la strada antica che doveva avere un percorso simile all'attuale, pur senza fronteggiarsi, dal momen-to che esse hanno i dromoi

rivolti tutti nella stessa direzione Nord-Ovest. Queste tombe a camera hanno pianta quadrangolare, un dromos di accesso ed una copertura con poche lastre aggettanti, e dovevano essere rivestite con un piccolo tumulo. Riutilizzate in età ellenistica, dovrebbero risalire alla fine del VII - inizio del VI sec. a.C., dal momento che si ha notizia di ritrovamenti di vasi di tipo corinzio.
 
Inoltre tutta la fascia della valle che guarda l'Ombrone, almeno fino alla confluenza con l'Orcia, appare assai ricca di ritrovamenti come testimonia anche una sepoltura recentemente scoperta a Manzinello di Sotto (presso Campagnatico). In direzione della porta Sud-Ovest delle mura di cinta sono attestate altre tombe a camera che segnano l'esistenza di una via che doveva condurre verso la pianura ed il lago. Nelle tombe a camera nella zona Sud della città si constata l'uso dell'alberese che manca nelle strutture delle tombe Nord e non è attestato in età arcaica negli scavi della città, per cui l'epoca di queste sepolture potrebbe essere più tarda. Lungo poi la fascia Ovest delle mura di cinta è una vasta necropoli di tombe a camera scavate nella roccia, che sembrano coeve alle mura e assai vicine tipologicamente a quelle di Volterra. Segnalazioni di tombe entro la cerchia muraria, ad eccezione di tombe barbariche, andranno controllate durante lo scavo per accertare se il percorso più antico delle mura segua o meno quello della cinta tuttora in vista» (P.B., in SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DELLA TOSCANA s.d., pp.6-9).

Necropoli del Serpaio. Tombe a camera con tumulo

   
Si hanno anche tombe a fossa e a pozzetto di età etrusca e tombe "alla cappuccina" di età romana nella fascia a Nord-Est delle mura e ad Est sopra la strada attuale. La via lungo la quale sono le tombe poteva raccordarsi con gli ingressi della città sul lato Est, come è provato dalle tombe lungo la via di accesso alla città, attraverso la porta Sud-Est, situata presso il campo che prende nome dalla fonte che si conserva ancora fuori delle mura (in corrispondenza delle porte della città sono attestate altre fonti, come quella del Campo delle Tre fonti ove si distende la necropoli di Nord-Est e le altre fuori della porta Est e di quella Sud). La via arcaica lungo le mura Est della città con andamento Nord-Sud poteva collegare Roselle dal lato Nord, attraverso le basse colline di Nomadelfìa. a Vetulonia e, dal lato Sud, portava all'Ombrone. Le tombe a camera del Campo della Fonte sono dislocate verso Sud e così le altre presso la porta di Sud-Est: il percorso porta chiaramente a Casette di Mota, donde proviene una stele e dove sono state segnalate tombe a camera, e a Ponte Tura, vicino ad Istia, presso l'Ombrone. Questa via è molto importante, perché mette in comunicazione Roselle con i centri dell'Etruria meridionale e, continuando lungo il corso dell'Ombrone e poi delÌ'Orcia, con Chiusi.

 

 

 

 

Necropoli del Serpaio. Tumulo con tamburo e cassone centrale. Disegno di G.POGGESI in F.NICOSIA-G.POGGESI '98, p.52

 

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