Archivio di Stato di Siena. Ospedale Santa Maria della Scala n.71, c.358. 1254 Febbraio 9. Testamento di Acquisto del fu Gualfredo, porcaio di Grosseto.
In una raccolta di documenti dell'Ospedale di S.Maria della Scala è la copia del testamento di Acquisto del fu Gualfredo, un porcaio grossetano, scritto nel 1254. Oltre a quello per l'Opera di S.Maria della canonica di Grosseto, Acquisto lascia del denaro all'altare di S.Maria della stessa canonica, al quale destina anche delle terre in luogo detto Lago di Pier Donato. Il testamento dell'allevatore di maiali rivela, quindi, la derivazione antroponimica del toponimo 'Lago Perdonato' che compare assai spesso nella documentazione relativa alle terre sulla sponda meridionale del 'Lago di Castiglioni', presso il Querciolo. La localizzazione è certa esprimendosi così un documento del 1430 «un pezzo di terra posto a lago perdonato confina con esso lago e dinnanzi la via che va al pozzo di querciolo» (Archivio di Stato di Siena. Ospedale di S.Maria della Scala n.1406, c.34). La presenza di beni di S. Leonardo, dei Canonici grossetani, e di altre istituzioni religiose nelle terre prossime al 'Lago Perdonato' è attestata dai Catasti dell'Ospedale di S.Maria della Scala del 1350, 1448, 1465, 1469, 1478.

 

 

Archivio di Stato di Siena. Ospedale Santa Maria della Scala n.1406. Anno 1430.

Francesco Anichini, nella sua Storia ecclesiastica della Diocesi di Grosseto, I, ms. 1751, c.43r-v, informa di una carta del 6 ottobre del 1468 appartenente all'archivio della Mensa Vescovile grossetana. In questa è riferito che quattro moggia di terre nella curia di Grosseto in luogo detto Querciolo al Lago Perdonato, lungo la via del Querciolo fanno parte della dote assegnata dall’Opera di S.Maria di Grosseto all’altare del Crocifisso o del Cardinale di S.Marcello della cattedrale di S.Lorenzo di Grosseto in ragione di un legato a suo favore di 400 fiorini da parte del cardinale
Il toponimo è scomparso con la bonifica della palude. Infatti il "Lago" che prese un tempo il nome dalle terre, sulla sua riva, di un tale Piero di Donato era certo un piccolo specchio d'acqua, parte di quello assai grande del Lago di Castiglioni.