Numerose carte dell'Estimo di Montepescali del 1318 (Archivio di Stato di Siena. Estimo 5) riguardano la stima delle terre poste presso il Castellare del Calvello. È, il 'Poggio del Calvello', un modesto rilievo che fa parte delle colline di Montepescali e che segna, in pratica, la distinzione fra la pianura sottostante questo castello - in particolare il territorio degli Acquisti - da quella cir-

Biblioteca Moreniana di Firenze, Mappe 8, c.1.Mappe storico-topografiche del lago di Castiglione. Tavola Prima. Carta descrittiva e storica. Di Serafino Calindri. Anno 1784. Evidenziati in rosso, in alto a destra, i ruderi del Castellare del Calvello.

costante Grosseto. Il toponimo del 1318 è assai interessante: col termine "castellare" segnala, infatti, l'esistenza di un castello diruto. Questo non è mai stato ricostruito, e sul luogo null'altro è possibile costatare che «sulla vetta della collina numerose sono le indubbie tracce di antiche costruzioni crollate, talvolta rese invisibili da una copertura di marruche» (P.CAMMAROSANO - V.PASSERI ’85, R.24.11). Alla fine del XVIII secolo quelle tracce debbono essere assai più consistenti do quanto non lo siano attualmente, visto come l'ingegnere perugino Serafino Calindri le segnala nella 'Tavola Prima' della serie di quelle disegnate sul territorio del 'Lago di Castiglioni'. Fra il Poggio del Calvello ed il "Lago" sono il 'Lago del Calvello' e la 'Fossa Calvellana', ed il rilievo è in posizione dominante in riferimento dell'antica sfociatura del fiume Bruna del grande specchio d'acqua a Barbaruta. In una carta del 1262 il toponimo compare come punto di arrivo di una strada assai importante, cioè quella che segna il confine del distretto di Grosseto con quello di Roselle che, appunto, «vadit per Stratam publicam recto itinere ad Campum Biscontorum... et de Ascanii Calvelli», iniziando «ad Steccariam Molendini de Sarica» (L. XIMENES, Esame dell'esame di un libro sopra la Maremma senese, Firenze 1775, pagg. 380-381. 1262 Luglio 7). Questa strada è la stessa «via sive stradella» che da una copia di un documento scritto il 26 Aprile 1307 dal notaio Raniero di Tolomeo è detta segnare il confine tra il territorio di Grosseto e quello di Montepescali (Archio di Stato di Siena. Ospedale S.Maria della Scala n.1410, c. 25). Si tratta evidente mente di una strada che segue il tracciato dell'odierna "Provinciale dello Sbirro" e che peraltro è descritta in modo tale da confermare che il castello del vescovo in Roselle è da localizzarsi sul "Poggio Mosconcino", ai cui piedi transita appunto la "Provinciale dello Sbirro" che conduce a "Calvello": «via sive stradella que venit a Castro de Rosellis, et vadit usque ad foveas sive fossas Montepescalenses, que dicuntur fosse calvel-
lane» (cfr. G.PRISCO '94,Tomo II, p.286 nota n.727). Cabrei ed inventari di beni attestano come nel territorio del Calvello vi siano numerose terre di istituzioni ecclesiastiche grossetane. Il grande interesse archeologico dell'area è stato messo in evidenza dai risultati delle ricerche eseguite dall'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria.