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790 Agosto 8
Arch. Arcivescovile di Lucca, * L. 76

Tasso del fu Gunfrido di Lunata vende al Vescovo di Lucca Giovanni un pezzo di terra "quod est gahagio…in finibus Maritime in loco Columnata qui ex parte vocitatur Subperitulo sub via publica" per 30 soldi d’oro. Tale pezzo di terra era pervenuto a Tasso per una permuta effettuata con Mauro del fu Dulciolo, e confina con quella già appartenuta al fu Prandulo, con un’altra appartenuta ancora allo stesso Prandulo, pervenutagli da Teudiperto consorte di Tasso, con "via publica" e "alio lato tene in fluvio Brona" e la terra dei figli del fu Ghiseramno. Il "gahagio" è ceduto "cum omninbus arboribus fructiferis et infructiferis, una cum fossa et casa...".


1038 Marzo 8
Arch. di Stato di Siena. Diplomatico. S. Agostino

Placito tenuto "in loco qui dicitur Corduliano, territorio Rosellense" dal messo imperiale Altomo, in presenza, fra altri numerosi astanti, di Ildebrando conte (IV ?). L'abate Andrea, accompagnato dall'avvocato " de ipsa Abatia Sancti Bartolomei Apostoli, que est infra Comitatu Roselle, et est constructa in loco, qui dicitur Sestinghe prope Fluvio Brama". Viene ricordato "qui jam dicto Monasterio fuit edificato a tempore Henrici Imperatoris" e viene sostenuto "quod de predicto Monasterio consuetudo non fui, neque Fodero, neque Parrata ab Imperatore, neque a suo Misso non dedisse, neque dedi". Tali immunità vengono riconosciute al monastero.

1051 Agosto 20
Arch. Arcivescovile di Lucca ++ G, 35

Ugo e Teudicio fratelli e figli del fu Teudicio, avendo ricevuto dal vescovo di Lucca Giovanni un sigillo d'argento, promettono di aiutarlo contro Guidone figlio del fu Teudicio conte loro zio e contro Adaleita, figlia del fu Ranieri da Sasso, e contro i loro figli nonché contro i figli di Ranieri del fu Teugrimo nel possesso delle terre "da castello qui dicitur Porcari a usque ad flume que vocatur Onbrone" ("Brone" ['Bruna'] in MDL)"qui est infra comitato Rosellense".


1118 Agosto 9
Arch. di Stato di Siena. Diplomatico. S.Agostino

Bernardo, vescovo di S. Lorenzo di Roselle, concede a livello le decime del Vescovado a Ranieri, abate del monastero di S. Bartolomeo a Sestinga, posto in 'corte Bamberti' in territorio di Roselle, Valle Peritu, Prugnano, Viko, Caldana, Crescie, Collicle, Tile, Ronoclagia, Perita, Alma, Planculana, Carelle, Tatte, Ravi, Tablano e Prata, e con le decime le buone consuetudini di quanti abitano "in finibus Tapascio usque in Bronam", eccetto quella parte di decime che Dodo vescovo concesse in livello a Teuzo prete e ad Urso prete; e la concessione è fatta con l’obbligo di corrispondere ogni anno al Vescovado 4 den. d’argento di Lucca.


1226 maggio 8
Arch. di Stato di Siena. Archivio Generale

Lodo pronunziato da alcuni arbitri in una vertenza di confini tra Ranieri da Travale da una e l'abate di S. Bartolomeo di Sestinga dall’altra, per diritti sul territorio di Giuncarico. Uno dei termini della confinazione «est a vado Brune Mortis».


1253 Agosto 1
Arch. di Stato di Siena. Diplomatico. S.Agostino

Vertenza relativa a confini fra le proprietà dell'abbazia di S.Bartolomeo di Sestinga, sul colle di Vetulonia, e dei Lambardi di Buriano. Fra le terre quelle "positae in Muriccia, et tota terra culta, et inculta posita in Muriccio sicut protenditur in Brona Viva".


1278 luglio 4
Statuti di Pisa (Ed. BONAINI pp. 684-690)

Vendita del Conte Ildebrandino di Sovana in Scarlino, Castellina, Borgognano, Caldana, Valli, da Suvereto a Massa, da Massa all’Accesa, fino a Pietra, fino alla Bruna, verso lo stagno e fino al mare


1305 Gennaio 10
Arch. di Stato di Siena. Conventi 162. "Caleffo di S.Galgano", II, cc.269v-271

Donazione di Guccio del fu Veniente da Fornoli castellano di Montepescali al monastero di S.Galgano. Beni in distretto di Montepescali: terra vignata e non in contrada Prati; un pezzo di terra in Monte Pastine, confinante con terra della chiesa di S.Stefano e della Pieve; tre pezzi di terra con olivi nel Poggio, di cui uno confinante con bosco del comune; altro in contrada Fanullia; altro nel Piano delle Brune; altro in contrada del Fosso presso il Colle Piscine; terra in contrada acqua viva. Atto in Grosseto nella chiesa di S.Andrea.


1622 Ottobre 18
Arch. di Stato di Siena. Governatore 1053

Proposizione dei deputati.
L'impadulimento di circa 800 moggia di terreno a causa del mutamento del corso del fiume Bruna è avvenuto «per negligenza dei popoli e dei ministri»

1761 Dicembre 20
Arch. di Stato di Firenze, Manoscritti 785 . "Atlas Agri Maritimae. Doc.18.

Galgano Maria Palazzuoli, "Descrizione del Principio del Fiume Bruna ...".