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1259 Settembre 23
Arch. di Stato di Genova. Cartulario di Giovanni di Giona da Portovenere

(Ed. G.Falco-G.Pistarino,Il cartulario di Giovanni di Giona di Portovenere (sec. XIII), D.S.S.P., n. CLXXVII, Torino 1955)
n.64. Deloguarde di Portovenere noleggia a Giberto del fu Orlando, Bollissimo del fu Migliore e Bonensegna di Orlandino di Firenze la saetta Bonaventura Romana per caricare «apud fucem Grosseti modia triginta duo salis et deferendi eum sale Pisas, infra pontem novum et vetus Pisarum... Actum Corneti, in ecclesia Sancte Marie...».

1259 Ottobre1
Arch. di Stato di Genova. Cartulario di Giovanni di Giona da Portovenere

(Ed. G.Falco-G.Pistarino,Il cartulario di Giovanni di Giona di Portovenere (sec. XIII), D.S.S.P., n. CLXXVII, Torino 1955)
n.68. Bonensegna di Orlandino di Firenze, a nome pro­prio, di Bono di Speciale, di Lamberto de Lantella, di Ranuccio Citadini di Firenze e dei loro soci, dichiara di avere rice­vuto a mutuo da Deroguarde di Portovenere 19 libre di pisani, che lo stesso gli ha versato su pegno di 2/3 di un quantitativo di sale caricato sulla saetta Bonaventura Romana, e promette di restituire la somma entro otto giorni dall'arrivo della nave a Pisa. «Actum apud fucem Grosseti, loco dicto Clepa».

1259 Ottobre1
Arch. di Stato di Genova. Cartulario di Giovanni di Giona da Portovenere

(Ed. G.Falco-G.Pistarino,Il cartulario di Giovanni di Giona di Portovenere (sec. XIII), D.S.S.P., n. CLXXVII, Torino 1955)
n.69. Bonissimo del fu Migliore di Firenze dichiara di avere ricevuto a mutuo da Deroguarde di Portovenere 10 libre di pisani, che lo stesso gli ha versato su pegno di 1/3 di un quantitativo di sale caricato sulla saetta Bonaventura Romana, e promette di restituire la somma entro due giorni dall'arrivo della nave a Pisa. «Actum apud fucem Grosseti, loco dicto Clepa».

1259 Ottobre1
Arch. di Stato di Genova. Cartulario di Giovanni di Giona da Portovenere

(Ed. G.Falco-G.Pistarino,Il cartulario di Giovanni di Giona di Portovenere (sec. XIII), D.S.S.P., n. CLXXVII, Torino 1955)
n.70. Bonissimo del fu Migliore e Bonensegna del fu Orlandino di Firenze, a nome proprio e di Giberto del fu Orlando Rusticelli di Firenze, fanno constare per atto pubblico di avere caricato «apud fucem Grosseti coram me notario et testibus infrascriptis unum caricum salis in sagita Deroguarde de Portuveneris, que dicitur Bonaventura Romana, pro quo quidem carico dictus Deroguarde nauliçaverat dictam suam sagitam predictis Giberto, Bonissimo et Bonensegne, ut constat per instrumentum inde factum manu Iohannis de Iona notarii, quod quidem caricum porlari debet Pisas… Actum apud fucem Grosseti…».

1263 Giugno 11
A. FERRETTO, Storia politica commerciale e letteraria della Repubblica di Genova dall'origine fino al 134O, vol. III, Capolago Tipografia Elvetica 1851, pp. 125-126

«Pietro di Tamarico noleggia la sua tartana con otto marinai per andare da Genova fino a Grosseto a caricarvi grano ed orzo; si obbliga di portarne in essa in Genova migliaia seicento col nolo di 20 denari per ogni mina di grano, e di 18 per ogni mina di orzo».

1391
Arch. di Stato di Siena. Regolatori Vol.1385-1393, c.405v

«…e più troviamo anno pagato a Bartolomeo di Buonsignore e compagni di Pisa fiorini 400 e’ quali pagaro per noi a Giovanni Grassellini di Pisa per soldo di una saetta armata stette alla guardia di Talamone e de le barche portavano el grano a la foce di Grosseto per tempo di due mesi…».

1468
Archivio di Stato di Siena. Consiglio Generale 232, c. 82v

Il Consiglio Generale di Siena discute delle spese sostenute per approvvigionare la città di pesce. È rilevato come sarebbe più conveniente, anziché continuare a fornirsi del pescato del lago di Bolsena, di sfruttare luoghi pescosissimi in Maremma, come lo stagno di Grosseto, la Foce di Grosseto, il lago d'Istia (Lago Bernardo), il lago di Alberese, il lago dell'Accesa.

1469
Arch. di Stato di Siena. Ospedale di S.Maria della Scala n.1406. Grancia di Grosseto

“Beni acquistati dall’Ospedale di S.Maria della Scala dalla Casa della Misericordia di Grosseto nel 1466
c.40v «Un pezzo di terra di staia 45 in circa posto in Campo galiano con questi confini, da un lato la via vecchia che andava a foce di mare et da due lati ebeni del Opera di Grosseto et daunaltro lato ebeni medesimi dello Spedale della Misericordia.
Un pezzo di terra di moggia 5 staia 12 in circa posto in Campo galiano, dinanzi la via che va a foce, et daunaltro lato ebeni di Antonio di Guglielmo et da due lati ebeni delo Spedale di S.Maria e Opera di Grosseto.
Un pezzo di terra di staia 36 o circa posto in Campo galiano, dinanzi la via che va a foce di mare et da capo ver5so Grosseto e beni di S.Leonardo e dalaltro ebeni del Opera di Grosseto...».