La facciata a capanna con due pinnacoli laterali. La chiesa è interamente costituita con laterizi. Ha una semplice pianta ad aula pressochè rettangolare, con scarsella terminale.

In piazza della chiesa, nel cuore della parte più antica del paese di Istia, nei pressi dell'antico palazzo vescovile, è la chiesa parrocchiale di S.Salvatore. Il primo documento che riferisca esplicitamente di una chiesa in Istia - peraltro documentata dall'862 - è del 1188, ma il privilegio di Clemente III alla chiesa grossetana in effetti non assicura si tratti della chiesa di S.Salvatore, riconoscendo genericamente a Gualfredo, vescovo di Grosseto, il «Castellum de Ischia integre cum ecclesia». Un «presbitero Guidone de Ischia» è documentato nel 1197 assistere, proprio «in castello de Ischia, in curia domini episcopi Crossetani», il vescovo Gualfredo impegnato nella definizione di una controversia fra la badessa di Montecellesi e l'abate di S.Lorenzo al Lanzo, e dunque dovrebbe trattarsi del prete della chiesa cui si riferisce la carta del 1188. Che fosse il prete della chiesa di S.Salvatore è assai probabile, visto che la chiesa di Istia è documentata con certezza con tale dedicazione non molti anni più tardi, nel 1242. Assieme all'altra chiesa di Istia, S.Stefano, S.Salvatore è registrato nelle decime del 1276 e 1303, ed una carta del 1285 ne ricorda il cimitero. Se, dunque, l'edificio è costruito probabilmente alquanto prima del secolo XIII, è con gli interventi attuati fra i secoli XIV e XV che assume l'aspetto che ad esso è stato almeno in parte restituito dal restauro radicale avvenuto nel 1938, ovvero quello di una chiesa di impianto tardo-romanico, cui si sono sovrapposti elementi gotici . Quell'intervento ha interessato così la facciata ed il perimetro esterno, come l'interno della chiesa, con la finalità di eliminare tutte le decorazioni barocche del secolo XVIII e gli effetti di un precedente restauro ottocentesco che, riferisce l'Ademollo, «alterarono le severe li-
nee del secolo XV» (A.ADEMOLLO '894, p.130). Un ulteriore restauro è stato operato recentemente dall'architetto Alberto Vero, col quale si è avuta cura di sottolineare le originarie caratteristiche della chiesa. Pregevoli opere d'arte sono conservate nella par-

Archivio Segreto Vaticano. Fondo Toscano n.15943. S.Francesco di Siena n.81. 1285 Gennaio 14. Bartolomeo vescovo di Grosseto concede al podestà di Istia, Toso del fu Ranieri Salimbeni di Siena di fare giustizia nel castello di Istia. Atto in Istia "in cimiterio ecclesiae Sancti Salvatoris".

rocchiale di Istia: un'acquasantiera medievale, un frammento di affresco, una tempera su tavola di Vincenzo Tamagni, la statua lignea policroma rappresentante la Madonna col Bambino attribuita a Domenico di Niccolò dei Cori, una tela con Madonna con Bambino, S. Ambrogio e S. Carlo Borromeo , la Madonna con Bambino, tempera su tavola di Giovanni di Paolo. In canonica è una tela con Madonna Assunta e Santi, proveniente dalla chiesa di S.Stefano.

 

Madonna con Bambino, frammento centrale di un polittico dipinto da Giovanni di Paolo del Grazia (prima metà del sec.XV).