L'allivellazione del 1765
 
Archivio di Stato di Firenze, Governatore 1054.
Motuproprio del 1765 Marzo 30

«Vuole SMI che gli amministratori dell'Opera S. Maria di Grosseto procedino a concedere a livello tutti i beni stabili e specialmente i terreni appartenenti all'Opera predetta, dividendoli in congrue partite nel modo che crederanno più conveniente al comodo degli attendenti, all'economia dell'Opera ed alla migliore coltivazione delle campagne. Si contenta la MSI di concedere ed aggregare all'Opera predetta il pieno diritto del pascolo sopra i suoi terreni in modo tale che essa possa dal primo giorno di ottobre 1765 in poi godere per sé e trasferire nei livellari tutto l'erbatico di pertinenza della Dogana dei Paschi e disporre come di cosa propria congiuntamente a tutti gli altri frutti dei propri fondi. In contemplazione di questa donazione e concessione del diritto del Pascolo, l'Opera suddetta sarà obbligata a pagare alla cassa da stabilirsi in sussidio dei lavori generali da farsi in benefizio di tutta la provincia maremmana quella tassa, che sarà imposta proporzionalmente a tutti gli altri proprietari del terreno in correspettività di una simil donazione e aggregazione che sarà loro fatta del detto pascolo o erbatico....».
 
 

Arch. di Stato di Grosseto. Uffizio dei Fossi, b. 562, c.353 "Livelli delle tenute". Di Giuseppe Montucci. La pianta della tenuta di Barbanella fa parte della serie realizzata dall'agrimensore per le terre allivellate nel 1765. È una delle pochissime in cui è rilevata la presenza di una costruzione; sono evidenziate la via di Montepescali ed i confini con le terre di Rugginosa e della Bandita de Confini.

 

F.ANICHINI Badia di S.Galgano e beni ch'ella possiede tanto in Corte di Grosseto che nella sua Diocesi. c.239-241 c.240 I beni dunque che possiede la Badia nella corte e territorio di Grosseto sono appresso descritti Moggia tre e stara 18 di terra in detta corte e luogo detto Barbanella alle quali confinano a tramontana e levante un fosso chiamato il Fossone, da mezzo giorno Signor Lorenzo e Giuseppe

Ariosti ora generale di S.M. l'Imperatrice Regina di Ungheria e di Boemia, terredella propositura e se, e da ponente terre della tenuta di Barbanella spettanti all'Opera di S.Maria della Cattedrale e se.