L'interno del Teatro
 

«Nell'atrio e nell'ingresso sono da ammirare due cartoni monocromi di Pietro Aldi, opere di studio per gli affreschi eseguiti in Palazzo Pubblico a Siena. Si tratta de L'incontro tra il Re e Garibaldi a Teano e del Colloquio tra Vittorio Emanuele e il Maresciallo Radetzky a Vignale. Ancora nell'ingresso un bronzo di Tolomeo Faccendi raffigura un nudo di donna, mentre di fronte č posto un altro bronzo di Orlando Orlandini dal titolo allegorico di Alluvione, che ritrae un nudo di donna con un bambino sulle spalle.

 
 
Oltrepassato il vano d'ingresso una breve scalinata a destra conduce al foyer, dove č conservato un dipinto a tecnica mista di Sergio Vacchi intitolato Fatalitą dello specchio. Da qui si accede alla sala teatrale. Con il nuovo allestimento la platea ha assunto una forma a semicerchio, evocando le antiche cavee. La sala ha recuperato la raffinata eleganza esaltata dalla successione dei palchetti della galleria ed accentuata dalle tappezzerie rosse e dalle pregiate essenze lignee del pavimento» (V.MAZZINI '99, pp.67-68).
 
Notevoli le decorazioni dell'interno, ottimamente restaurate, realizzate nella ricostruzione del teatro del 1892 da Giuseppe de Riccio, apprezzato stucchinaio senese, collaboratore dello scultore Tito Sarrocchi. Purtroppo č andato perduto il sipario dipinto dal pittore sceno-
grafo fiorentino Agostino Lessi, anch'esso appartenente alla decorazione del teatro ricostruito alla fine del secolo XIX, in cui era rappresentato l'assedio di Grosseto da parte di Lodovico il Bavaro. Il sipario del teatro precedente era stato realizzato nel 1840 dal pittore senese Maffei, che aveva raccolto i suggerimenti di di Lorenzo Porciatti, nonno dell'omonimo architetto.