L'interno
 

La lapide che reca la data del 1245. Sotto: il portale interno, il confessionale ed il tebernacolo a sinistra dell'altare.

All'interno S.Pietro ha, forse, in una piccola lapide murata alla destra del portale una testimonianza della sua antica importanza: in essa, in caratteri gotici rossi, si legge il nome di un lldebrandino, verosimilmente della famiglia comitale degli Aldobrandeschi, per secoli dominatrice della Maremma, e la data del 1245. La chiesa ha ancora la pianta originaria, ad aula rettangolare monoabsidata, ma certo i restauri cui è stata sottoposta ne hanno compromesso l'unità stilistica dell'interno ed il rigore che doveva connotarlo.

La copertura è a capriate, probabilmente ripristinata nei lavori del 1911, con l'eliminazione della volta edificata nel 1773, come ricorda una lapide. In ognuna delle pareti laterali è un altare; sulla parete destra sono cinque monofore, mentre quelle sul lato sinistro sono state obliterate dall'intonacatura e dall'apposizione di alcuni corpi di fabbrica. Tre strette monofore sono disposte in fondo, una sull'abside e due ai lati. Sul lato sinistro dell'altare è un prezioso tabernacolo marmoreo incassato nel muro, decorato da bassorilievi a girali di fiori, nel quale è incastonato uno sportello realizzato a sbalzo dorato illustrante gli oggetti simbolo dell'Eucarestia. «Oltre le campane, la chiesa di S. Pietro ereditò da quella dell' Alberese uno stupendo quadro dell' Assunzione, di autore ignoto, e che un bel giorno nel 1760 sparì: di tal rapina ne fu incolpato il can.co Filippo Fioravanti, allora cappellano» (A.ADEMOLLO '894, p.105).

 

                                   

 

«Nella Chiesa grande di S. Pietro Apostolo non vi sono altre memorie, che della consacrazione di quell' Altare nel 1586 al tempo di Mons. Claudio Borghesi, e della consacrazione della chiesa stessa nel 1718 seguita per mezzo di Mons. Bernardino Pecci. Nell’Oratorio della visitazione, detto volgarmente dell’ Oretina, contiguo alla detta Chiesa, vi è un'altra memoria della consacrazione di quell'Altare nel 1584 al tempo del soprannominato Mons. Borghesi» (J.BOLDRINI, Relazione...1760, in V. PETRONI s.i.a., p.175).

 

 

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