Archivio di Stato di Firenze.Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche Granducali, Filza 550, inserto n.4. "Lavori nella Piazza Principale di Grosseto" del 1744. Particolare del disegno allegato alla "Relazione degli ordini e delle informazioni prese concernenti i lavori fatti nella Piazza Principale di Grosseto", a firma di Odoardo Warren, Colonnello del Battaglione di Artiglieria e Direttore Generale delle Fortificazioni del Granducato di Toscana.

«Dall'altra parte della Strada Maestra per cui s'esce dalla Piazza vi è la chiesa della compagnia della Misericordia, che unisce colla Fabbrica fatta da Mons.Borghesi in accrescimento del Palazzo Vescovile. Accanto al detto Palazzo vi è la Chiesa Cattedrale di cui parlasi, e la sua facciata, riguardo quella del Palazzo della Comunità verso la piazza». Con queste parole, nella descrizione della "Piazza Grande di Grosseto" contenuta nel "Ricordo della visita del Sovrano a Grosseto effettuata nel 1745 Ottobre 8", riportato alla cc.53v-54 della sua Storia Ecclesiastica della città e diocesi di Grosseto (Archivio Vescovile di Grosseto. Ms. 1723, Vol.I, anno 1751), Francesco Anichini attesta, dunque, che ove oggi è il Palazzo del Municipio (costruito dal 1867 al 1870) alla metà del XVIII secolo esiste una chiesa importante, poiché sede della Compagnia della Misericordia, con dedica a S.Giovanni Decollato. Trattando in particolare di questa Compagnia a cc.210-213 dello stesso Volume della Storia ecclesistica..., l'Anichini riferisce (c.210) che «ai tempi più antichi leggesi che si adunassero questi fratelli, che vestono sacco nero, nella Cattedrale....ma dopo il 1463 avendo la chiesa propria san'andarono in essa a fare le loro funzioni, dove anche adesso continuano di recitare gli Offici divini...». Verosimilmente la «chiesa propria» in cui la Compagnia torna nel 1463 è quella dell'ospedale fondato da Carmignano di Feo nel 1309, detto ap-
punto "Ospedale di S.Giovanni Battista", il nucleo originario dell'Ospedale della Misericordia di Grosseto. La localizzazione della chiesa è chiaramente indicata, proprio là dove oggi è il Municipio, in una pianta del 1744, allegata ad una relazione di Odoardo Warren, che fa parte di quelle relative ai "Lavori nella Piazza Principale di Grosseto" compiuti in quell'anno. Nel disegno l'edificio sacro è indicato con una croce, così come la chiesa cattedrale, e sono da notare i gradini semicircolari antistanti: sono evidentemente quelli che fanno accedere alla chiesa, ovvero gli stessi che figurano nel disegno del "Prospetto della Chiesa" a c.1 del cabreo dei beni di S.Giovanni Battista della Misericordia del 1730.

Biblioteca Comunale di Grosseto."Cabreo nella Commenda di S.Leonardo di Siena cominciato il 1622 e finito 1623. S.Leonardo comm.da di Grosseto". Nell'anno in cui è redatto il "cabreo" nella chiesa, restaurata dopo la visita del vescovo Bossi che nel 1576 la trovò ridotta a magazzino, si celebra messa solo una volta alla settimana. I beni della Commenda sono assai numerosi, e fra essi in prossimità della chiesa è «un Palazzone».

Nel resoconto della "Visita Bossi" è contenuta una scarna descrizione dell'interno della chiesa nel 1576, quando ormai non è più la chiesa dell'ospedale, ma soltanto della Compagnia della Misericordia. «Nel 1587 la Compagnia della Misericordia non avendo denari per riuscire i suoi fabbricati, né potendo provvedere agli indumenti sacri, allo acquisto dei libri da chiesa e ad altro occorrente vendè a Mons. Claudio Borghesi porzione di quel casamento contiguo alle case della Propositura, il quale essendo all’angolo dell’attuale vicolo del Duomo con la piazza, e perciò prossimo all’episcopio venne a questo aggiunto per mezzo di un cavalcavia detto volgarmente arco dei preti. Il vescovo da parte sua si obbligò a riparare le muraglie cadenti, a scavare due sepolture larghe e profonde per comodo della
Confraternita nel cimitero attiguo alla Cattedrale conosciuto col nome di cimitero tondo di faccia all’antico episcopio...» (A.CAPPELLI '10, p.34). Le vicende relative alla Casa della Misericordia di Grosseto portano alla chiusura al culto dell'edificio sacro, sostituito successivamente come sede della Compagnia dalla chiesa di S.Giovanni Battista della Misericordia, costruita sulle fondamenta della chiesa medievale di S.Leonardo, cosicché quando viene demolito per dar luogo al Palazzo del Comune è ormai ridotto a magazzino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

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