La facciata della chiesa
 

 

La presenza degli edifici del convento sulla sinistra e, sulla destra, quella del volume rettangolare della cappella di S.Antonio Abate, impediscono la percezione dall’esterno del volume originale della chiesa. La facciata a capanna ha un basamento in conci di travertino, fino all’altezza dell’architrave del portale: è questa l’unica parte dell’edificio realizzata in pietra, per il resto completamente in cotto. Il semplice portale è sormontato da un arco a tutto sesto, con all'interno della lunetta un affresco raffigurante i Santi Francesco e Fortunato, eseguito nel 1877 da Giuseppe Casucci, di Roccastrada. Secondo lo storico Antonio Cappelli (A.CAPPELLI '10, p.27) il pittore roccastradino avrebbe riprodotto un affresco già esistente, ma rovinato già nel 1579, allorché fu necessario effettuare un importante reastauro della facciata. Alla nuova pittura fu data protezione col ripristino della vecchia tettoia, che è raffigurata nell’immagine della chiesa e del convento contenuta nel ‘Cabreo’ di S.Francesco del 1723.

 

Dal confronto fra quello mostrato dall' immagine settecentesca e l’aspetto attuale della facciata si nota come la finestra circolare non sia originale, e come invece la chiesa prendesse luce da un'altra finestra quadrata, ora tamponata, di cui si notano ancora le tracce sulla parte superiore del prospetto.Il coronamento della facciata, con mensolette in cotto a contatto della gronda è una concessione al gusto senese, e dunque estranea alla tipologia di architettura semplice alla quale appartiene la chiesa di S.Francesco. Nelle pareti laterali si aprono quattro finestroni a sesto acuto, in luogo di quelle raffigurate nell’immagine del 1723 in egual numero, ma che per ogni lato erano due a tutto sesto, e di dimensioni assai inferiori, e due quadrate. Probabilmente quest’ultime furono aperte in occasione dei lavori del 1623 (F.ANICHINI, Storia ecclesiastica della Città e Diocesi di Grosseto

I, ms. 1751, c. 173 v: «Il 1623 fu fatto il campanile e muro alla medesima chiesa...»), che interessarono il campanile, ed assieme alle altre assunsero l’aspetto attuale in occasione dei restauri del 1927, quando fu anche riedificato il campanile.
 

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