S. Maria delle Nevi

 

 

 

 
«Questo piccolo luogo di culto, riservato alla guarnigione che presidiava l'accesso a Grosseto da sud, si trova sul lato sinistro della Porta Reale o Porta Vecchia, nell'angolo con Piazza dei Maniscalchi. All'interno del negozio ricavato dalle antiche strutture, si trova ancora una piccola lapide marmorea nella quale si legge: "Sacellum S.Barbarae V. et, M. dicatum,annuente Ser.D.ne Ferdinando Med. M.E.D. ac presidii existente Prefecto perillumo.D.no Aurelio Lantes Patritio pisano. A.D. MDCV"» (G.GUERRINI '96, p.49).

«Lateralmente alla porta esistevano due loggiati. Sotto uno di questi , in corrispondenza dell'arcata ad angolo, prospicente all’attuale via San Martino, eravi l'oratorio...» (A.CAPPELLI '10, p.36).

L'oratorio, con la stessa dedicazione della cappella della Fortezza, fu fatto erigere nel 1605 dal Granduca Ferdinando I dei Medici a servizio del posto di guardia della Porta Reale (oggi Porta Vecchia), allorché, com'è attestato dalla lapide, comandante della Piazza di Grosseto era il patrizio pisano Aurelio Lante. «Soppresso il cappellano di fortezza, i militari di questa finchè furono divisi e distinti da quelli dei presidio, si recavano alle pratiche religiose nell'oratorio dei reale corpo di guardia. All'epoca napoleonica si chiuse al culto questo oratorio che più tardi fu demolito, cogli altri corpi di fabbrica per dar luogo agli attuali quartieri accanto alla Porta Vecchia» (A.CAPPELLI '10, p.36). Il cancelliere vescovile Francesco Anichini riferisce che l'oratorio venne costruito in sostituzione di un'altra piccola chiesa dedicata alla Vergine che era situata poco fuori la porta della città, e che fu demolita in occasione della costruzione delle Mura Medicee. La chiesetta esisteva ancora nel 1576, quando Mons. Borghesi nel 1576, facendo il suo ingresso solenne come nuovo vescovo di Grosseto, vi vestì gli abiti pontificali. Pare assai probabile che il piccolo edificio sacro fuori Porta Vecchia fosse la chiesa «extra moenia Ciuitatis Grosseti», dedicato a S.Maria della Neve, visto il 20 febbraio di quello stesso 1576 dal visitatore apostolico Francesco Bossi. Nel 1784 la cappella di S.Barbara è acquistata da
privati: Pietro Morelli e Giuseppe Gaggioli con rogito del notaio Agostino Benci acquistano «uno Stabile posto in questa Città di Grosseto Sotto Porta vecchia denominato il Corpo di Guardia dei Soldati, Cappella Contrammina consistente in diverse Stanze e
due loggiati, che esistono lateralmente a detta Porta vecchia, che sono composti di tre archi per parte...» (Archivio di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94. "Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778". 1784 Novembre 29).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Archivio Vescovile di Grosseto. F.ANICHINI, Storia ecclesiastica della Città e Diocesi di Grosseto, ms.1751, c.230: «Altra Cappella sotto il titolo di Santa Barbara V., e M. nel Corpo di Guardia di detta Città di Grosseto...»