Porta Cittadina
 

Archivio di Stato di Siena. Vino e terratici 10. "Possedimenti del Comune di Siena nella città e distretto di Grosseto", c.76v. 1430 Settembre 28: «In prima uno casamento nuovo posto nella detta citta digrosseto presso allaporta cittadina laquale e maghaçino di sale el quale confina daletre parti colavia delcomuno e dalaltro lacasa delmagaçino vecchio del comune di Siena cioe dove alpresente habita Elcamerlengo del comuno di Siena ».

Che la posizione, nella cerchia delle mura medievali di Grosseto, della porta «que vulgariter dicitur porta cittadina» sia quella stessa dell'odierna Porta Vecchia lo attesta una carta del 1301. Gli incaricati del comune di Siena prendono possesso dei beni di quel comune nella città di Grosseto. In particolare di una «platea» e di un «casalino» in cui «olim fuit constructum palatium comitum de Sancta Flora», confinanti con Cione didomino Niccolò e la via pubblica e con di fronte la piazza del mercato e la porta della città di Grosseto, «que porta vulgariter dicitur porta cittadina». La proprietà di Cione, infatti, è venduta dalla nipote Cecca al comune di Siena nel 1345 per la costruzione del Cassero del Sale che ancora si trova di fronte alla porta. Si tratta del « maghaçino di sale presso allaporta cittadina » del documento del 1430 riportato qui a fianco, che indica come il «palatium comitum» sia ormai l'alloggio del camerlengo
Assai interessante è un documento del 1452, che illustrando un progetto atto rendere più sicura la porta, dotandola di un rivellino, consente di conoscere particolari su quanto è previsto circa le spese che debbono esser sostenute per il mantenimento delle fortificazioni della città e sulle condizioni in cui era alloggiato il castellano del cassero della Porta Cittadina: «Ricordo a voi magnifici signori degli acconcimi e' ripari bisognevoli e necessari da farsi nella vostra città di Grosseto facto per noi Cipriano e Antonio di Corto e Petro di Giovanni di Turchio. In prima è di bisogno fare uno rivellino dinanzi alla porta cittadina, cominciando a la porta del ponte levatoio el quale segui in fino al ponte murato mettendo dentro e' murelli dove al presente si siede fuore della porta, alto sopra e' detti murelli braccia tre in tre e mezo, computando l'altezza de' merli, facendovi le balestriere e bombardiere opportune e come parrà essare necessario et da l'altro lato pigliando el detto muro del detto rivellino dalla  porta  del  detto  ponte  levatoio  e
seguendo infino al ciglio del fosso di fuore nel medesimo modo che l'altro, el quale lavorio s'intenda allogato da farsi a buone pietre o mattoni e calcina, sicché stia bene a detto d'ogni buono maestro, a maestro Gherardo di maestro Nanni da Pisa, habitante in Grosseto, per quelo prezo per ciascuna canna che diranno el potestà- di Grosseto se vi russe et il commessario e' priori di Grosseto, attribuendo al detto lavoro e denari del Martellino di Grosseto, el quale è obligato all'aconcime delle dette mura, secondo la deliberatione de' consegli del pagamento de' quagli e magnifici signori e gonfalonieri maestri debbino fare decreto al dipositario de ' denari d'esso Martellino in forma valida, el quale maestro Gherardo debbi incontenente provedere alle pietre, mattoni, rena e calcina bisognevoli e cominciare a ffare il detto lavoro in nella detta forma el quale lavoro debbi avere fatto per tutto il mese di septembre proximo che viene 1452. Item provedre al cassaro della porta cittadina dove debba andare al presente el nuovo castellano al quale è necessario di fare votare el pozo dell'acqua d'esso cassaro e nettarlo per modo che sia buona a bere et di farvi uno fornello per cuociare el pane per lo bisogno d'esso castellano et una lectiera dove possa dormire. Item di farvi certi palchetti e scaffale per tenervi la monitione e robba del detto castellano. Item ordinare e fare uno muro che traversi il muro della città e sia alquanto in insporto per modo che non si possi andare dalle mura della città al detto cassaro, facendo il detto muro alla prima torre più presso al detto cassaro» (Archivio di Stato di Siena. Concistoro 2462, cc.91v-92r. 1452 Luglio 27).