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1224 Settembre 27
Arch. di Stato di Siena. Capitoli 1, "Caleffo Vecchio", cc.151v-155 (Ed.CECCHINI n.213)

Gli uomini di Grosseto giurano amicizia e obbedienza al comune di Siena. Fra l'altro giurano: " non reficiemus nec refici faciemus vel permittemus in perpetuum muros de Grosseto, nec carbonarias vel fossas civitatis eiusdam meliorari, ultra id quod modo sunt vel alias de novo fieri sine dicto et parabola Senensium rectoris vel potestatis vel consolum Senensium....salvo quod possimus reficere portas ad altitudinem VIII bracchiorum et non plus".


1247 Maggio 5
Arch. di Stato di Siena. Diplomatico. Archivio Generale
(A.LISINI, Inventario delle pergamene..., p. 377)

Farolfo d'Albertino nobile di Grosseto vende a Bencivenni di Serigotto da Batignano una casa in vicinato campagnolario confinante con la via che va alla Porta della Dogana in Grosseto.

1248 Ottobre 11
Arch. di Stato di Siena. Diplomatico. Archivio Generale

Nella Chiesa di S.Benedetto in Grosseto l’abate Enrico del monastero di S.Benedetto dell’Alberese riceve in oblati da un certo Michele di Massa e sua moglie donna Berta con una casa in Grosseto in "vicinato Castellare" e con un orto fuori Porta Nuova. Maremmano di Bonavito Notaro.

1253 Novembre
Arch. di Stato di Siena. Ospedale S.Maria delle Scala n.71, doc.2585

Donazione di donna Diamante moglie del fu Vitali di Gello. Atto in Grosseto « hospitali sancte Marie apud portam dogane».

1253 Dicembre
Arch. di Stato di Siena. Ospedale S.Maria delle Scala n.71, doc.2587

Testamento col quale un pezzo di terra posto a «volta lavandarie», sulla«via per qua itur ad molendina de vado tallone» è lasciato all'Ospedale di S.Maria di Grosseto «situm iusta portam dogane».

1254 Febbraio 9
Arch. di Stato di Siena. Ospedale S.Maria delle Scala n.71, doc.2588

Testamento di Acquisto porcaio del fu Gualfredo. Lascia 10 libbre di denari pisani minuti da darsi all'altare di S.Maria nella Canonica di Grosseto; 60 soldi per i poveri per la sua sepoltura; altri 60 per l'opera di S.Maria di detta Canonica; 5 soldi per la chiesa di S.Giusto; 5 soldi per ognuna delle altre chiese di Grosseto; 20 soldi a Bonafemmina vedova di Ugolino Guarnaldini con Giordano suo figlio cui erano dovuti per una compera di frumento. A Bonagrazia sua nipote figlia del fu Ugolino 10 libbre di denari pisani per la sua dote. All'ospedale di S.Maria alla Porta della Dogana di Grosseto una domus in Vicinato Campagnolario confinante con Bonadote vedova di Ristoro Scornabecchi , Nera di Gaetano e Retto di Aldibrando, per la quale pagano una pensione annua gli eredi di Stefano Montoni. Inoltre 4 "filconte" e tre paia di "linteamina" che sono nella casa. Inoltre un campo di due moggiate di terra aratoria in distretto di Grosseto presso il Lago di Piero Donato confinante con detto lago , gli eredi di Marsalio e Ciotto. Atto in Grosseto nella domus di Acquisto.


1266 Marzo 6
Arch. di Stato di Siena. Capitoli 20, c,1

Capitoli imposti dal comune di Siena alla città di Grosseto. Insieme alle altre imposizioni i grossetani sono costretti a distruggere "cassarum factum in porta cittadina".

1277 Aprile 3
Arch. di Stato di Siena. Ospedale di S.Maria della Scala n.71

doc. n.2890. Albertino da Buriano del fu Dietisalvi dona all'Ospedale di S.Maria della Scala di Grosseto posto presso la Porta della Dogana la metà per indiviso di una modiata di terra posta in luogo «Marrocheti», confinante con Simone Bonacolti, Buoninsegna Olivieri gridatore, la via che va al "Porto Stanci". Atto in Grosseto, nella domus di Albertino, presenti Gherardo Margariti, Cino Venture Ianelleschi e Giovannello di Errico.


1298 Novembre 9
Archivio di Stato di Siena. Conventi 162, cc.271-272.v

Benuccio Rustichelli di Grosseto per rimedio dell'anima sua e dei suoi parenti dona al Monastero di S.Galgano, nella persona dell'abate Raniero, se stesso e tutti i suoi beni presenti e futuri. Fra questi un orto posto nella contrada di Porta Cittadina , confinata con Durellino q.Guarcherino, gli eredi di Tancredi fabbro e da due parti la via. Atto in Grosseto "in Grancia Sancti Andree".

1301 Agosto 8
Arch. di Stato di Siena. Capitoli 2, "Caleffo dell'Assunta", c.35

Gli incaricati del comune di Siena prendono possesso dei beni di quel comune nella città di Grosseto. In particolare di una "platea" e di un "casalino" in cui "olim fuit constructum palatium comitum de Sancta Flora", confinanti con Cione di domino Niccolò e la via pubblica e con di fronte la piazza del mercato e la porta della città di Grosseto, "que porta vulgariter dicitur porta cittadina".

1325 Novembre 8
Arch. di Stato di Siena. Diplomatico. Archivio Genera
le
Guerra di messer Guccio dei Forteguerri compra da donna Nuta vedova di ser Tura di Giunta di Grosseto e suo figlio Cristofano una cortina o chiusa in Grosseto a Porta Cittadina in contrada le Fornaci sulla strada all'Ombrone ed una casa in Grosseto nel Terzo di Città.


1334 Aprile 30
Arch. di Stato di Siena. Diplomatico. Archivio Generale

Carmignano di Feo di Grosseto compra per l'Ospedale di S.Giovanni Battista da Guerra di messer Guccio dei Forteguerri un terreno nel distretto di Grosseto fuori di Porta Cittadina in contrada de Fornacias.

1345 Aprile 22
Arch. di Stato di Siena. Consiglio Generale 136, c. 28r-v

Il Consiglio generale di Siena delibera di acquistare gli immobili adiacenti alle mura e alla porta cittadina di Grosseto per abbatterli, onde evitare lesioni alle fortificazioni. [c. 28v] "Cum civitatis Grosseti casserum et muri sint quasi ad perfectionem deducti adeo quod commode poterunt custodiri et secundum quod per dominos murorum et casseri predictorum officio dominorum Novem refertur sunt in dicta civitate Grosseti quedam domus [c. 28r] muris predictis contigue et coherentes et etiam iuxta casserum sit etiam quedam domus iuxta portam cittadinam que iam pro fortilitia fuit retenta que civitatem et casserum suprascriptum ledunt et debilitante et propterea expediat comune Senarum in hiis salubriter providere, si dicto consilio videtur providere quod domini camerarius et quactuor provisores comunis Senarum teneantur et debeant dare et solvere dictis dominis dictorum murorum prò emendis domibus suprascriptis et ipsis destrui faciendis et pro faciendo dictam domum minui et pro fortificarione murorum et casseri predictorum florenos quingentos auri, non obstante statuto dicti comunis quod loquitur de ordine expensibus comunis Senarum de expensibus fiendis et non obstantibus in predictis vel aliquo predictorum aliquibus statutis, ordinamentis, reformationibus et provisionibus comunis Senarum in nomine Domini consulatur".

1345 Maggio 14
Arch. di Stato di Siena. Capitoli 3 ("Caleffo Nero"), c. 242r

Il comune di Siena acquista gli immobili adiacenti alla porta cittadina di Grosseto. "Anno Domini millesimo trecentesimo quadragesimo quinto, indictione tertia decima, die quarta decima mensis madii. Pateat omnibus evidenter quod Guelfus domini lacobi Gualterotti de Lanfranchis de Pisis pro se ipso et suo proprio et privato nomine ac etiam vice et nomine domine Ceche uxoris sue, filie olim et nunc universalis heredis Petruccii Berengherii de Grosseto civis pisani, pro qua de rato et rati habitatione promisit sub infrascripta pena, et Andreas domini Fredi de Tholomeis de Senis procurator dictorum Guelfi et domine Ceche et utriusque eorum in solidum ad infrascripta solenniter constitus, ut patet in publico instrumento facto manu lacobi filli Lapi condam Binci de Certaldo notarii, procuratorio nomine pro eis et utroque ipsorum in solidum omni via et modo quibus melius potuerit, pro pretio et nomine pretti centum quadraginta florenorum de auro, quod pretium a sapientibus viris Andrea Tofani, Leonardo Cole et lohanne Ciani civibus senensibus, officialibus comunis Senarum super constructione cassari et murorum civitatis Grosseti dantibus et solventibus pro dicto comuni Senarum et eius nomine et de sua propria pecunia et florenis, habuisse et recepisse integre numeratum non soe future numerationis vel receptionis confessi fuerunt dictis Andree, Leonardo et Iohanni presentibus et recipientibus ture dominii et piene proprietatis et possessionis vendiderunt, dederunt et tradiderunt prefatis Andree, Leonardo et lohanni officialibus ante dictis, presentibus, ementibus et stipulantibus pro dicto comuni Senarum et eius vice et nomine quedam palatia et casamenta cum orto sito retro ipsa et cum platea murata, sita ex uno latere iuxta dicta palatia et casamenta, simul posita in civitate Grosseti prope portam diete civitatis que vulgariter appellatur porta cittadina, quibus ante et ex uno latere sunt vie, ex alio muri dicte civitatis Grosseti et si qui sunt eis plures aut veriores confines [...]".

1357 Agosto 28
Arch. di Stato di Siena. Statuti n.32

Provvisioni per il comune di Grosseto, relative al sale, il grano, la bandita, le mura cittadine, la porta ed il suo cassero.

1430 Settembre 28
Arch. di Stato di Siena. Vino e terratici 10

"Possedimenti del Comune di Siena nella città e distretto di Grosseto", c.76v.
"In prima uno casamento nuovo posto nella detta citta digrosseto presso allaporta cittadina laquale e maghaçino di sale el quale confina daletre parti colavia delcomuno e dalaltro lacasa delmagaçino vecchio del comune di Siena cioe dove alpresente habita Elcamerlengo del comuno di Siena.
Item una casa overo magaçino vechio posto neladetta citta laquale ogi habitaçione delcamarlengo del sale elquale vista perlocomune di Siena alaquale dadue lati e lavia delcomune e dalaltro elsopradetto casamento nuovo del sale".

1452 Luglio 27
Arch. di Stato di Siena. Concistoro 2462, cc. 91r-92r

Costruzione di un rivellino davanti alla porta cittadina di Grosseto e di un muro presso la torre più vicina al cassero, onde impedire l'accesso dalle mura alla fortificazione sopradetta.

1469
Arch. di Stato di Siena. Ospedale di S.Maria della Scala n.1406

Beni acquistati dall'Ospedale di S.Maria della Scala dalla Casa della Misericordia nel 1466
C.39v: "Un pezzo di terra di staia tre circa posto ala porta Cittadina con questi confini da un lato beni che furno di Benedetto del Pollena et al presente sono dello Spedale di S.Maria et da due lati le vie comune una che va ala nave e una che va a S.Lazzaro".

1560 (post)
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 2134, cc. 462-463

[Post 1560 Firenze] Lettera inviata da Simone Genga al Granduca, col titolo "Ragguaglio sullo stato delle Fortificazioni"; vi si legge: "Grosseto, di sei baluardi che circondano quella fortificazione come la sa ne sono quattro condotti in difesa e gl'altri due hanno fondato un fianco p(er) uno, ben è vero che quello della fortezza è solo alto sino al cordone et quello di porta marina dieci braccia e mezzo et che nessuno di questi ha finito le casematte".

1567 Marzo8, Aprile 12-1568 Marzo 28, Maggio 2
Arch.di Stato di Firenze. Mediceo, f. 526, c. 535; f. 536, c. 103; f. 535, c. 627

Lettere di Baldassarre Lanci a l granduca Francesco. I lavori di costruzione delle mura subiscono frequenti rallentamenti causati in questi anni dalle difficoltà prima di gettare le fondamenta del baluardo di Porta Marina (1567) ed in seguito (1568) dalla quantità eccessiva di pioggia caduta che aveva reso impraticabile il fosso dal quale dipendeva il rifornimento di tutto il materiale occorrente alla fortezza .

1622 Gennaio
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 1825, ins. 2, fasc. 1

"Relazioni dell'ing.(egnere) Gabbriello Ughi su fabbriche, fortezze e visite fatte in diversi luoghi dello Stato". Relativamente ai lavori da farsi alle fortificazioni di Grosseto, si legge che: "Risulta necessario nella Fortezza, il foderar il nuovo Casino d(e)lla Munizione di tavola di castagno per difesa d(a)ll'umido. [...]". Nel baluardo delle Palle: "va rifatto il nuovo Casino della Munizione [...] la porta di d(etto) Casino va fatta d(a)lla parte di tramontana cosi le finestrelle che ci vanno in conformità dell'altre che sono a sud(detto) Casino a' dov'è la munizione, co' farsi le sue porte doppie et benaccomodate. Medesimamente si deve far l'arco di muraglia sopr'al'entrata d(e)lla Casa Matta a' canto alla Porta, e' Corpo di Guardia [...]" (ordine del 1622, Aprile 28). "Quando sia condutto i resto del lastrico dalle cave potrà far fornire di lastricar quella parte che resta inperfetta dentro al (Rastrello) d(e)lla Porta d(e)lla Città". "E necessario sopra tutte cose sudd(ette) far nettare e' ben rivedere le 6 fogne maestre d(e)lla Città che sboccon nel fosso d(e)lla fortific(azion)e [...]". Inoltre, fare alle loro entrate uno sportello "mascherato" per "comodità di poterci entrar dentro a nettarle, è rivederle quando bisogna [...]".

1767 Maggio 10
L.XIMENES, Memorie intorno alla visita fatta da S.A.R. nella pianura di Grosseto e Castiglione, in P.L.D’ASBURGO LORENA, Relazioni sul governo della Toscana, a cura di A.SALVESTRINI, Vol.III, Firenze 1974

"Dopo pranzo non sdegnò la R.A.S. di vedere una giostra pastorale secondo l’uso maremmano e poi di condursi alla torre di Porta Vecchia per godere lo spettacolo della corsa dei cavalli che riuscì molto bene":

1778 aprile 11 (post)
Arch. di Stato di Grosseto. Uffizio dei Fossi, b. 564, cc. 1-9r.

"Dimostrazione e Nota delle Alienazioni. Seguite nell'Uffizio dei Fossi dopo la pubblicazione dei nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778: degl'Infrascritti Terreni Spettanti come appresso tanto per il Suolo che per il Pascolo...". Tale elenco comprende i nomi degli acquirenti con l'estensione, il valore dei beni acquistati dall'Uffizio dei Fossi e l'indicazione del relativo rescritto granducale. Tra i beni appaiono varie "porzioni" degli spalti interni ed esterni delle mura cittadine; una "Fabbrica sotto Porta Vecchia"; un "Casino presso Porta Nuova"; un "Magazzino d(ett)o di Porta nuova"; una "Torretta composta di due Stanze e altre due stanze annesse Sopra la Porta Vecchia di Grosseto...".


1780 Giugno 2
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778". Sono acquistate da Lodovico Micheli, con rogito del notaio Gioacchino Tempesti, «le due porzioni III, e IV delli Spalti circondari consistenti, cioè, Un Tenimento di Terre di Moggia 3: 11 - situato all'interno delle Mura di questa Città, esposto a Ponente, confina Porta nuova, e Porta vecchia, dai due lati: e resta circondato dalla via del Circondario ...».

1781 Aprile 30
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778". Benedetto Clementelli con rogito del notaio Girolamo Pasquini acquista "la porzione II: delli spalti circondari consistente, cioè. Un Tenimento di Terre di Moggia 2: 07 circa da Porta vecchia a Levante confinato a Ponente dalle Mura della città di Grosseto, da mezzogiorno la Muraglia dello Sprangato, o Casino dell'avanzata, che resta a man sinistra all'uscir di Grosseto, e la Strada Maestra fino alla voltata della medesima, che conduce ad Istia, ed alla Montagna, da Levante la fossa della detta Strada d'Istia e della Montagna fino al punto che si lascia e, si prende la Strada che porta a Siena verso Tramontana, e da Tramontana una Fossa, che resta di faccia alla Fortezza di detta Città di Grosseto, e divide altra porzione di Spalti, e Fossi a retta Linea fino alla Muraglia di detta Città..."

1783 Aprile 25
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778".
Carlo Chiti di Pistoia con rogito del notaio Leonardo Canestrelli acquista "la Porzione Il.a degli Spalti Interni della Città Suddetta dell'Estenzione di Stara 8 4/3, e che comincia a Porta vecchia, a cui confina il Marciapiede della Muraglia a tutto il Baluardo di S.Michele, e suo Cancello, l'Orto delle Fornaci, Orto, e Fabbrica delle Salaje e la Piazza d'armi di Porta vecchia, nel quale Spazio vi esistono N.12 - Piante di Gelsi, ed inoltre una piccola Fabbrica di una sola Stanza a Tetto coperto, e Capannone con Pavimento mattonato, e Camino, quale stanza serviva ad uso di corpo di Guardia al tempo della Truppa,... ".

1783 Maggio 15
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Gaspero Valeri con rogito del notaio Luigi Bonci acquista "la Porzione prima, Terza, e quarta degli Spalti interni della città Suddetta.; La prima dell'Estenzione di Stara 12, a cui confina La Strada, che conduce alla Fortezza, il marciapiede della Muraglia fino a Porta vecchia, e via del gioco del Cacio; La Seconda di Stara 8 2/3 che hà il suo principio dal Baluardo di S.Michele, il marciapiedi della predetta Muraglia fino a Porta nuova, la via del gioco del Cacio, fino al Muro dell'Orto delle Fornaci, Casa di detto Orto, e sua Siepe fino al Baluardo di S.Michele, e La quarta di Stara 14 1/2 compresovi Stara 1 3/4 di Prato di S.Francesco, a cui confina a Porta nuova il marciapiede della Muraglia fino alla Strada, che conduce in Fortezza, la predetta via del gioco del Cacio fino a Porta nuova e il detto Staro e 3/4 del nominato Prato di S.Francesco; Ed inoltre le tre fabbriche esistenti l'enunciate tre porzioni, e denominate il Baluardo delle Palle, il Baluardo delle Monache, ed il Baluardo di S.Francesco ...".

1784 Novembre 29
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778".Pietro Morelli e Giuseppe Gaggioli con rogito del notaio Agostino Benci acquistano "uno Stabile posto in questa Città di Grosseto Sotto Porta vecchia denominato il Corpo di Guardia dei Soldati, Cappella Contrammina consistente in diverse Stanze e due loggiati, che esistono lateralmente a detta Porta vecchia, che sono composti di tre archi per parte...".

1799 Maggio 4
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Pietro Morelli di Pistoia con rogito del notaio Carlo Orabuona acquista "la Torretta composta di due Stanze sopra la Porta vecchia della Città di Grosseto ed altre due Stanze annesse alla medesima, e divise da essa mediante il Marciapiede delle Mura di detta Città ...".

1805 giugno 1
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto cat. I, vol.30, c.89v

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale vengono stanziate lire 100 per l'installazione di "... due Pilastri, o Colonnini all'ingresso dell'Antro di Porta Vecchia ... ".

1824 Novembre 21
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, vol. 45, cc. 38-39r

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale si stabilisce di sopprimere sia la spesa di lire 120 annue dovute al Comando Militare di Guardia alle porte della città (Porta Vecchia e Porta Nuova) per la loro apertura e chiusura sia quella relativa alla fornitura dell'olio per l'illuminazione notturna. Viene inoltre deliberato di incaricare il Provveditore dell'Uffizio dei Fossi di intervenire presso "l'Autorità governativa e Militare perché nell'Inverno le Porte di questa Città siano chiuse all'otto di sera in vece che alle ore una; e perché sia continuata l'apertura straordinaria delle medesime in tempo di notte tanto per sortire che per entrare ma con una più discreta tassa di quella che in ragione di Lire 2 per ciascun Individuo percipe presentemente il Comando Militare, sempre che sia conosciuto che una tassa debba pagarsi ". Tale onere era oggetto di lamentela da parte degli abitanti che ritenevano la tassa gravosa e molti "che hanno i Lavori dei loro Beni lontani dalla Città mancano dopo l'ora che cessano le faccende, del tempo materiale per restituirsi alle loro Case, e sono costretti, o a dormire alla Campagna, o a pagare la Tassa".
 

1829 Gennaio 7
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, vol. 5O, cc. 1-2r

Deliberazione della Comunità di Grosseto riguardante l'apertura e chiusura delle due porte della città. Viene stabilito che "per il maggior comodo del Pubblico la Porta che dovrà aprirsi in tempo di Notte per l'ingresso, e egresso da questa Città debba essere quella cosiddetta vecchia, che è la più vicina per coloro che provengano dalla parte di Mare e dai diversi Paesi che hanno il maggior rapporto di relazione e di commercio con la Città medesima.".
Viene inoltre deliberato che "debba stabilirsi conforme stabiliscano a carico della loro Comune l'Impiego di Portiere, con gli obblighi di trovarsi a propria spesa un locale in vicinanza di detta Porta vecchia, di rimanere nel locale medesimo, che dovrà approvarsi dalla Magistratura, tutto il tempo in cui restano chiuse le Porte, e finalmente con l'altro che nella circostanza che alcuno voglia entrare, o uscire dalla Città di trasferirsi subito e darne avviso al Militare". Dopo la nomina del portiere viene stabilito di "far porre alla detta Porta vecchia un Campanello che corrisponda nella Stanza del Portiere con la sua Catenella di Ferro per poterlo suonare tanto dall'esterno, che dall'interno della Città".

1831 Maggio 19
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 52, cc. 16v-17v

Deliberazione della Comunità di Grosseto riguardante i lavori di restauro effettuati per riattivare la "seconda imposta" della Porta Vecchia resisi necessari in previsione di "una qualche incursione di Fuoriusciti ...".

1833 Novembre 11
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 54, cc. 55v-56r

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale viene affidato l'incarico all'Ingegnere del Circondario di redigere il progetto di trasformazione del Baluardo di Porta Vecchia in pubblico passeggio. Tale significativa innovazione doveva avvenire nello "spazio di Terreno in cui venne nella Stagione decorsa formato un parterre...".

1848 Marzo 13
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 69, cc. 26v-
27
Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale, accogliendo la Sovrana Risoluzione del 26 febbraio 1848, si ordina la chiusura delle porte della città dalle ore due fino all'alba. Tuttavia, ricollegandosi alla precedente disposizione sovrana del 3 giugno 1842, la Porta Vecchia dovrà permettere l'accesso dei viandanti anche nelle ore notturne mentre la Porta Nuova dovrà esser fornita di piantone fino alla partenza della diligenza per Livorno.


1849 Agosto 20
Arch. di Stato di Grosseto. Acque e Strade, b.43, cc. 331-338r

Minuta del "Rapporto addizionale alla Perizia dei 16 Dicembre 1848 concernenti i Lavori di completamento dei detti passeggi dal Lato di Mezzogiorno a Ponente". In esso si prevede di "procurare conforme sarebbe utile e desiderato dalla Popolazione un più comodo accesso tra il baluardo di Porta Vecchia e quello della Fortezza con l'ampliazione dell'angusto passo al di sopra della stessa Porta delineato alla lettera X della Pianta si renderebbe a tale scopo necessario di acquistare il Torrino adiacente unitamente a due stanze divise da detta Torretta mediante il marciapiede delle Mura .... il passaggio sulla porta era, infatti, "soltanto largo 191.25 cui si propone di condurlo a Braccia 7.00 perché corrispondente alla larghezza ritenuta dal Marciapiede esterno di fronte alla Casa Guidoni .... Questo passaggio per non far luogo alla demolizione di tutta la Torretta che serve di parte decorativa della sottoposta Porta d'ingresso alla Città, e per conservare la superiore Terrazza come annesso ai pubblici passeggi progettasi di farlo coperto a volta reale conforme è l'attuale.

1849 Gennaio 15
Arch. di Stato di Grosseto. Acque e Strade, b. 26, cc. 93-95

Lettera spedita dalla Prefettura di Grosseto all'Ispettore di Acque e Strade con la quale si comunica che il sig. Bartolomeo Giagnoni offre in vendita alla Prefettura la parte del torrione di Porta Vecchia che ha in comproprietà con il sig. Guidoni. Nella parte conclusiva della missiva si ventila la possibilità di "ricuperare questa porzione di fortificazione della Città" per scopi difensivi.

1854 Dicembre 30
Arch. di Stato di Grosseto. Acque e Strade, b. 56, c.148

"Nota di spese di Operanti e Materiali impiegati nei Lavori di mantenimento dei Pubblici Passeggi" presentata all'Ingegnere Capo del Compartimento di Grosseto, Evangelista Lombardi. Fra i lavori la "Riduzione di pietrami tratti dalla demolizione della Torretta sopra la Porta Vecchia e muratura dei medesimi per formare un muretto di sostegno del Terrapieno al Bastione di Porta vecchia”.

1859 Dicembre 17
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, Cat.I, Vol.98, cc. 43v-44r

Deliberazione della Comunità di Grosseto che affida al Gonfaloniere il compito di presentare al Prefetto le ragioni per cui occorre una disposizione eccezionale per l'apertura delle porte di Grosseto durante le ore notturne. Le motivazioni apportate sono le seguenti: 1) il pericolo per le proprietà private a causa dei numerosi esiliati ed avventizi che sostano in Maremma; 2) l'introduzione in città di "pessime carni macellate" che avrebbero potuto "compromettere e pregiudicare la pubblica salute"; 3) la necessità di picchetti militari alle porte che "porterebbero ad una spesa molto rilevante".


1860 novembre 13
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 102, c. 8

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale viene rilevata " la necessità di esonerare le Guardie Municipali dal Servizio delle Porte della Città in tempo di notte [...] p(er) la sua inutilità e p(er) il dispendio senza utilità corrispondente del Comune specialmente dopo che il R(egi)o Governo ordinò che le Guardie non dovessero tener nota di Coloro che entravano e sortivano dalla Città".

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