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1745 Ottobre 8
Arch. Vescovile di Grosseto. F. Anichini, Storia Ecclesiastica della città e diocesi di Grosseto , ms.,anno 1751, cc.53v-54

Ricordo della visita del Sovrano a Grosseto effettuata nel 1745 Ottobre 8, cc.53v-54 (Descrizione della Piazza del Comune) :«...Termina detto loggiato con la strada detta del Macello della Malacarne, e della Pescheria alla quale in retta linea attacca il Palazzo dei Pubblici Rappresentanti la Comunità che forma due facciate, sebbene più alto delle abitazioni che sono sopra il Portico suddetto, una corrispondente nella Piazza dove è collocato l'Orologio Pubblico e l'altra nella Strada Maestra che conduce in retta linea alla Porta a S. Piero, ora murata. La quale era prima della Fortificazione , la Porta Sanese, e quantunque chiusa, non però gettata a terra, conforme seguì dell'altre tre, che ne contava la nostra Città nelle più antiche sue Mura...».

1778 aprile 11 (post)
Arch. di Stato di Grosseto. Uffizio dei Fossi, b. 564, cc. 1-9r.

"Dimostrazione e Nota delle Alienazioni. Seguite nell'Uffizio dei Fossi dopo la pubblicazione dei nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778: degl'Infrascritti Terreni Spettanti come appresso tanto per il Suolo che per il Pascolo...". Tale elenco comprende i nomi degli acquirenti con l'estensione, il valore dei beni acquistati dall'Uffizio dei Fossi e l'indicazione del relativo rescritto granducale. Tra i beni appaiono varie "porzioni" degli spalti interni ed esterni delle mura cittadine; una "Fabbrica sotto Porta Vecchia"; un "Casino presso Porta Nuova"; un "Magazzino d(ett)o di Porta nuova"; una "Torretta composta di due Stanze e altre due stanze annesse Sopra la Porta Vecchia di Grosseto...".


1780 Giugno 2
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778". Sono acquistate da Lodovico Micheli, con rogito del notaio Gioacchino Tempesti, «le due porzioni III, e IV delli Spalti circondari consistenti, cioè, Un Tenimento di Terre di Moggia 3: 11 - situato all'interno delle Mura di questa Città, esposto a Ponente, confina Porta nuova, e Porta vecchia, dai due lati: e resta circondato dalla via del Circondario ...».

1782 Marzo 2
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778".
Angelo Pozzesi con rogito del notaio Gioacchino Tempesti acquista "la porzione I: delli Spalti circondari consistente, cioè, La Porzione di N.I:, e di lettera A. dell'Estenzione di Moggia 2: 16 circa e sporta parte a Tramontana, e parte a Levante, che hà il suo principio da Porta nuova fino al Bastione della Fortezza ove principia l'altra porzione segnata di N.Il: e di lettera B., qual porzione parimente resta circondata parte dalla Strada consolare che conduce a Siena, parte dalla Doganella, e parte dalla Strada circondaria esterna della Città...".

1783 Maggio 15
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Gaspero Valeri con rogito del notaio Luigi Bonci acquista "la Porzione prima, Terza, e quarta degli Spalti interni della città Suddetta.; La prima dell'Estenzione di Stara 12, a cui confina La Strada, che conduce alla Fortezza, il marciapiede della Muraglia fino a Porta vecchia, e via del gioco del Cacio; La Seconda di Stara 8 2/3 che hà il suo principio dal Baluardo di S.Michele, il marciapiedi della predetta Muraglia fino a Porta nuova, la via del gioco del Cacio, fino al Muro dell'Orto delle Fornaci, Casa di detto Orto, e sua Siepe fino al Baluardo di S.Michele, e La quarta di Stara 14 1/2 compresovi Stara 1 3/4 di Prato di S.Francesco, a cui confina a Porta nuova il marciapiede della Muraglia fino alla Strada, che conduce in Fortezza, la predetta via del gioco del Cacio fino a Porta nuova e il detto Staro e 3/4 del nominato Prato di S.Francesco; Ed inoltre le tre fabbriche esistenti l'enunciate tre porzioni, e denominate il Baluardo delle Palle, il Baluardo delle Monache, ed il Baluardo di S.Francesco ...".

1786 Aprile 24
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Antonio Frosini con rogito del notaio Domenico Vannuccini acquista "un Casino posto e Situato nella Città di Grosseto presso la Porta nuova con sua Tettoja, e Loggia, a cui confina La via comune, le Mura Castellane…".

1794 Marzo 10
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto cat. I, vol.18, c.10v

Deliberazione della Comunità di Grosseto per apporre nuovamente la "Catena presso la porta Nuova per impedire il continuo transito dei barrocci, carri e carichi di Carbone, doghe, e legni da Costruzione, appena che era stata data esecuzione alla medesima, poi arbitrariamente levata, e riposta ove era prima...".


1822
Arch. di Stato di Grosseto, Ufficio dei Fossi, vol. 618, cc. 429-431

"Contratto di vendita all'Ufficio dei Fossi di una torretta o casa posta sopra la Porta Nuova di questa città [...] da parte della signora Luisa Marcucci non in grado di restaurarla".

1822
Arch. di Stato di Grosseto, Ufficio dei Fossi, vol. 618, cc. 606-617,

"Dettaglio e stima per la riduzione della così detta Porta Nuova di Grosseto". La costruzione realizzata risulta coperta da una volta sormontata da una terrazza panoramica ed è ribassata di circa tre metri rispetto alla precedente.


1839 Settembre 10
Arch. di Stato di Firenze, Segreteria dì Gabinetto, Appendice, f. 236

"Progetto di Apertura nella cinta di Grosseto", a firma di Alessandro Manetti, . ."Più volte è stato notato che una larga apertura nella cinta di Grosseto dalla parte del nord ovest sarebbe riuscita utile a quella città per stabilirvi in tempo di estate specialmente una corrente d'aria vivace e salubre. Quel progetto è comparso via più plausibile dopo che rinfrescato col mezzo di acque chiare e correnti il fosso San Giovanni non è altrimenti da temere che fetide esalazioni emanino dalle cloache che sboccano da quella parte. E si riconosce che aprendo la cinta di Grosseto nella direzione del maestrale ossia nella cortina ora fiancheggiata dall'orto Chiti ne risulterebbe oltre al vantaggio della salubrità, quello di procurare un ingresso comodo e dignitoso del quale la detta città ora mancante. Di fatto se dopo distrutta la cortina e sgombero il terrapieno venisse formato nello spazio che occupano quelle opere di fortificazione un vasto piazzale, fino alla via del circondario interno denominata del Gioco del Cacio, ogni irregolarità così negli angoli come nella direzione delle varie linee che fan capo in quel punto verrebbe a nascondersi, e risulterebbe per la città un principale ingresso avente sbocco quasi di fronte alla facciata del Duomo, senza che restasse preclusa in avvenire la via di condursi direttamente alla metà della piazza colla apertura di una nuova strada in prospetto direttamente dell' attuale pozzo forato, che è il punto stabilito per la collocazione di più grandioso monumento. I disegni che mi dò l'onore di unire a questa rispettosa comunicazione dimostrano l'ampiezza che sembrerebbe conveniente di determinare per l'apertura delle mura finché producesse il desiderato effetto nonché Io spartito dell'ideato piazzale e prossime strade. In essi disegni è stato supposto che una barriera con una cancellata e corpi di guardia debbano essere eretti corrispondentemente alla rottura della cinta. Ma questo spartito è stato delineato piuttosto per far conoscere che potrebbe un tal progetto essere al bisogno cambiabile, di quello che per proporre in fatto la esecuzione, mentre comparisce probabile che nelle condizioni attuali della città di Grosseto non potrà esservi bisogno di chiudere la cinta in tempo di notte"


1848 Marzo 13
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 69, cc. 26v-27

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale, accogliendo la Sovrana Risoluzione del 26 febbraio 1848, si ordina la chiusura delle porte della città dalle ore due fino all'alba. Tuttavia, ricollegandosi alla precedente disposizione sovrana del 3 giugno 1842, la Porta Vecchia dovrà permettere l'accesso dei viandanti anche nelle ore notturne mentre la Porta Nuova dovrà esser fornita di piantone fino alla partenza della diligenza per Livorno.


1848 Agosto 21
Arch. di Stato di Grosseto. Acque e Strade, b. 36, f. 69.

Perizia redatta dall'ingegnere Ispettore di Acque e Strade Lamberto Neri sui lavori necessari per allargare il tratto che immediatamente precede all'esterno la Porta Nuova della Città di Grosseto. II relatore sottolinea che il tratto della Via Regia Grossetana, che immediatamente precede la Porta Nuova della città e che si estende al di sopra di un ponte a quattro arcate, ha una larghezza non sufficiente per lo scambio delle vetture. Inoltre la direzione di questa strada, essendo molto obliqua rispetto a quella della porta e all'andamento della corrispondente Via Colonnella , interna alla città, non consente ai guidatori delle vetture di passare contemporaneamente sullo stesso tratto senza causare situazioni spiacevoli. Per queste ragioni l'ingegnere Neri propone di allargare questo tratto di strada ottenendo così anche una maggiore regolarità e armonia ali' ingresso settentrionale della città.


1860 novembre 13
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 102, c. 8

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale viene rilevata " la necessità di esonerare le Guardie Municipali dal Servizio delle Porte della Città in tempo di notte [...] p(er) la sua inutilità e p(er) il dispendio senza utilità corrispondente del Comune specialmente dopo che il R(egi)o Governo ordinò che le Guardie non dovessero tener nota di Coloro che entravano e sortivano dalla Città".


1864 Marzo 2
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 112, cc.76-7
7
In previsione della realizzazione della stazione ferroviaria, il 2 marzo la Comunità di Grosseto delibera di ampliare l'ingresso alla Porta Nuova mediante l'apertura di una barriera e l'allargamento del ponte che precede la porta stessa. Si decide inoltre di creare un viale alberato che dalla stazione conduca direttamente alla città e di incaricare della redazione del progetto l'ingegnere Bernardo Santini .


1866
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. X, busta 2

Progetto non realizzato dell'ingegnere Bernardo Santini. Nell'area dell'attuale Piazza Fratelli Rosselli, nell'ambito del riordinamento dello spazio adiacente alla porta cittadina, il Santini prevede la costruzione di un monumentale arco di trionfo. L'arco ad un solo fornice è fiancheggiato da quattro colonne in stile dorico per dare maggiore decoro al monumento. Sono studiate con attenzione le proporzioni dei vari elementi per ottenere armonia ed equilibrio. Al centro della piazza è prevista una zona centrale rialzata munita di sedili e di alberature.


1866 Marzo 30
Arch. di Stato di Grosseto, Comune di Grosseto. , Cat. X, busta 2

"Valutazione dei lavori occorrenti per la costruzione di una Nuova Barriera alla porta nuova della città di Grosseto".
I lavori, affidati all'ingegnere comunale Enrico Ciampoli, portarono al disfacimento della vecchia porta e di parte delle cortine murarie attigue, alla demolizione della fabbrica Nardini, dei parapetti del ponte che precedeva la porta medesima e dei murettì laterali a sostegno del tratto di strada dal ponte al piazzale. La "barriera", limite della cinta daziaria, consiste in una cancellata in ghisa e ferro.

1867
Archivio di Stato di Grosseto. Genio Civile, b. 317, fasc. 3

Progetto dell'Ufficio Tecnico del Genio Civile relativo alla costruzione di fogne per il tratto nel Corso Carlo Alberto (Corso Carducci ), dalla Barriera di Porta Nuova fino alla Strada di San Pietro (Via Cairoli). Stima prevista per i lavori £. 8.467,88

1869 Novembre 13
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, Cat. X, b. 78.

L'Ufficio Tecnico del Comune propone il "Riordinamento del Piazzale esterno alla Barriera di Porta Nuova di Grosseto a cui sono allegati due disegni. Nel primo appare il viale che dalla Barriera conduce all'attuale Piazza Fratelli Rosselli dove confluiscono la Strada Circondarla Esterna, la Strada della Stazione e la Provinciale per Castiglione ed infine la Strada Provinciale Senese. Sono indicati i lavori da eseguirsi che consistono soprattutto nella demolizione di alcuni muretti esistenti e nella creazione di nuovi per riordinare lo spazio. Nel secondo disegno sono rappresentati il prospetto e la sezione trasversale del "muro a vela" che si intende realizzare.


1786 Maggio 26
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Salvadore Borsi con rogito del notaio Domenico Vannuccini acquista "un Magazzino detto di Porta nuova posto nella città di Grosseto contiguo alle Mura di detta Città, composto di una sola Stanza a pian Terreno, a cui confinano a Tramontana la Porta nuova, a Ponente Mura della Città, a mezzogiorno li Spalti interni acquistati dal Signore Gaspero Valeri, ...".

1794 Marzo 10
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto cat. I, vol.18, c.10v

Deliberazione della Comunità di Grosseto per apporre nuovamente la "Catena presso la porta Nuova per impedire il continuo transito dei barrocci, carri e carichi di Carbone, doghe, e legni da Costruzione, appena che era stata data esecuzione alla medesima, poi arbitrariamente levata, e riposta ove era prima...".

1822 Novembre 11
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 618, cc. 606-617

"Dettaglio, e, Stima per la Riduzione della così detta Porta Nuova di Grosseto" per la quale fu incaricato dal Provveditore dell'Uffizio dei Fossi Girolamo Baccioni, l'ing. Lorenzo Corsi. La costruzione realizzata risulta coperta da una volta sormontata da una terrazza panoramica ed è ribassata di circa tre metri rispetto alla precedente.

1822 Dicembre 28
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 618, cc. 429-431

Contratto di vendita all'Uffizio dei Fossi di Grosseto di una "Torretta o Casa posta sopra la Porta nuova di questa Città, ..." da parte della signora Luisa Marcucci non in grado di restaurarla. Nel contratto viene precisato che la casa dovrà essere demolita a spese della stessa signora Marcucci.

1823 Febbraio 13
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 618, cc. 618-619r

Relazione dell'ing. Lorenzo Corsi al Provveditore dell'Uffizio dei Fossi di Grosseto, riguardante la proposta di costruzione di un nuovo lastricato per l'ingresso di Porta Nuova.

1824 Novembre 21
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, vol. 45, cc. 38-39r

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale si stabilisce di sopprimere sia la spesa di lire 120 annue dovute al Comando Militare di Guardia alle porte della città (Porta Vecchia e Porta Nuova) per la loro apertura e chiusura sia quella relativa alla fornitura dell'olio per l'illuminazione notturna. Viene inoltre deliberato di incaricare il Provveditore dell'Uffizio dei Fossi di intervenire presso "l'Autorità governativa e Militare perché nell'Inverno le Porte di questa Città siano chiuse all'otto di sera in vece che alle ore una; e perché sia continuata l'apertura straordinaria delle medesime in tempo di notte tanto per sortire che per entrare ma con una più discreta tassa di quella che in ragione di Lire 2 per ciascun Individuo percipe presentemente il Comando Militare, sempre che sia conosciuto che una tassa debba pagarsi ". Tale onere era oggetto di lamentela da parte degli abitanti che ritenevano la tassa gravosa e molti "che hanno i Lavori dei loro Beni lontani dalla Città mancano dopo l'ora che cessano le faccende, del tempo materiale per restituirsi alle loro Case, e sono costretti, o a dormire alla Campagna, o a pagare la Tassa".

1830 Maggio 27
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, vol. 51, c. 37v

Deliberazione del Consiglio Comunale riguardante i lavori di manutenzione alle porte della città.
In particolare si stabilì di eseguire a Porta Nuova "le necessarie riparazioni ad una stanza ..." da adibire ad uso del Corpo delle Guardie che, per deliberazione sovrana del novembre 1829, era stato destinato ad "aprire e richiudere la detta Porta". Inoltre sempre a tale scopo venne costruita anche una "Galetta".

1839 Settembre 10
Arch. di Stato di Firenze, Segreteria dì Gabinetto, Appendice, f. 236

"Progetto di Apertura nella cinta di Grosseto", a firma di Alessandro Manetti, . ."Più volte è stato notato che una larga apertura nella cinta di Grosseto dalla parte del nord ovest sarebbe riuscita utile a quella città per stabilirvi in tempo di estate specialmente una corrente d'aria vivace e salubre. Quel progetto è comparso via più plausibile dopo che rinfrescato col mezzo di acque chiare e correnti il fosso San Giovanni non è altrimenti da temere che fetide esalazioni emanino dalle cloache che sboccano da quella parte. E si riconosce che aprendo la cinta di Grosseto nella direzione del maestrale ossia nella cortina ora fiancheggiata dall'orto Chiti ne risulterebbe oltre al vantaggio della salubrità, quello di procurare un ingresso comodo e dignitoso del quale la detta città ora mancante. Di fatto se dopo distrutta la cortina e sgombero il terrapieno venisse formato nello spazio che occupano quelle opere di fortificazione un vasto piazzale, fino alla via del circondario interno denominata del Gioco del Cacio, ogni irregolarità così negli angoli come nella direzione delle varie linee che fan capo in quel punto verrebbe a nascondersi, e risulterebbe per la città un principale ingresso avente sbocco quasi di fronte alla facciata del Duomo, senza che restasse preclusa in avvenire la via di condursi direttamente alla metà della piazza colla apertura di una nuova strada in prospetto direttamente dell' attuale pozzo forato, che è il punto stabilito per la collocazione di più grandioso monumento. I disegni che mi dò l'onore di unire a questa rispettosa comunicazione dimostrano l'ampiezza che sembrerebbe conveniente di determinare per l'apertura delle mura finché producesse il desiderato effetto nonché Io spartito dell'ideato piazzale e prossime strade. In essi disegni è stato supposto che una barriera con una cancellata e corpi di guardia debbano essere eretti corrispondentemente alla rottura della cinta. Ma questo spartito è stato delineato piuttosto per far conoscere che potrebbe un tal progetto essere al bisogno cambiabile, di quello che per proporre in fatto la esecuzione, mentre comparisce probabile che nelle condizioni attuali della città di Grosseto non potrà esservi bisogno di chiudere la cinta in tempo di notte"


1848 Agosto 21
Arch. di Stato di Grosseto. Acque e Strade, b. 36, f. 69.

Perizia redatta dall'ingegnere Ispettore di Acque e Strade Lamberto Neri sui lavori necessari per allargare il tratto che immediatamente precede all'esterno la Porta Nuova della Città di Grosseto. II relatore sottolinea che il tratto della Via Regia Grossetana, che immediatamente precede la Porta Nuova della città e che si estende al di sopra di un ponte a quattro arcate, ha una larghezza non sufficiente per lo scambio delle vetture. Inoltre la direzione di questa strada, essendo molto obliqua rispetto a quella della porta e all'andamento della corrispondente Via Colonnella , interna alla città, non consente ai guidatori delle vetture di passare contemporaneamente sullo stesso tratto senza causare situazioni spiacevoli. Per queste ragioni l'ingegnere Neri propone di allargare questo tratto di strada ottenendo così anche una maggiore regolarità e armonia all' ingresso settentrionale della città.


1859 Dicembre 17
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, Cat.I, Vol.98, cc. 43v-44r

Deliberazione della Comunità di Grosseto che affida al Gonfaloniere il compito di presentare al Prefetto le ragioni per cui occorre una disposizione eccezionale per l'apertura delle porte di Grosseto durante le ore notturne. Le motivazioni apportate sono le seguenti: 1) il pericolo per le proprietà private a causa dei numerosi esiliati ed avventizi che sostano in Maremma; 2) l'introduzione in città di "pessime carni macellate" che avrebbero potuto "compromettere e pregiudicare la pubblica salute"; 3) la necessità di picchetti militari alle porte che "porterebbero ad una spesa molto rilevante".

1860 novembre 13
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 102, c. 8

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale viene rilevata " la necessità di esonerare le Guardie Municipali dal Servizio delle Porte della Città in tempo di notte [...] p(er) la sua inutilità e p(er) il dispendio senza utilità corrispondente del Comune specialmente dopo che il R(egi)o Governo ordinò che le Guardie non dovessero tener nota di Coloro che entravano e sortivano dalla Città".


1864 Marzo 2
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, Vol. 112, cc.76-77

In previsione della realizzazione della stazione ferroviaria, il 2 marzo la Comunità di Grosseto delibera di ampliare l'ingresso alla Porta Nuova mediante l'apertura di una barriera e l'allargamento del ponte che precede la porta stessa. Si decide inoltre di creare un viale alberato che dalla stazione conduca direttamente alla città e di incaricare della redazione del progetto l'ingegnere Bernardo Santini .


1866 Marzo 30
Arch. di Stato di Grosseto, Comune di Grosseto. , Cat. X, busta 2

"Valutazione dei lavori occorrenti per la costruzione di una Nuova Barriera alla porta nuova della città di Grosseto".
I lavori, affidati all'ingegnere comunale Enrico Ciampoli, portarono al disfacimento della vecchia porta e di parte delle cortine murarie attigue, alla demolizione della fabbrica Nardini, dei parapetti del ponte che precedeva la porta medesima e dei murettì laterali a sostegno del tratto di strada dal ponte al piazzale. La "barriera", limite della cinta daziaria, consiste in una cancellata in ghisa e ferro.

1867
Archivio di Stato di Grosseto. Genio Civile, b. 317, fasc. 3

Progetto dell'Ufficio Tecnico del Genio Civile relativo alla costruzione di fogne per il tratto nel Corso Carlo Alberto (Corso Carducci ), dalla Barriera di Porta Nuova fino alla Strada di San Pietro (Via Cairoli). Stima prevista per i lavori £. 8.467,88

1869 Novembre 13
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, Cat. X, b. 78.

L'Ufficio Tecnico del Comune propone il "Riordinamento del Piazzale esterno alla Barriera di Porta Nuova di Grosseto a cui sono allegati due disegni. Nel primo appare il viale che dalla Barriera conduce all'attuale Piazza Fratelli Rosselli dove confluiscono la Strada Circondarla Esterna, la Strada della Stazione e la Provinciale per Castiglione ed infine la Strada Provinciale Senese. Sono indicati i lavori da eseguirsi che consistono soprattutto nella demolizione di alcuni muretti esistenti e nella creazione di nuovi per riordinare lo spazio. Nel secondo disegno sono rappresentati il prospetto e la sezione trasversale del "muro a vela" che si intende realizzare.