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1559 Agosto 18
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 480c, c.279

"Corvatto da Perugia, Grosseto 18 agosto 1559. Ali XVI del presente arrivai in Grosseto e presentai la lettera insieme con i contrasegni di V.E.I. al capitano Checco e lui subbito mi consegnò la fortezza e le munizioni dele quali se ne manda memoria a V.E.I. La roccha di questo luogo è tanto in disordine quanto si possi dire ci mancan tutte le finestre e porte eccetto tre che bisogna di farne almanco sette o otto e bisogna di fare molte scale e tetti ale stanze che si possine habitare ed è necessario che V.E.I. ci provveda dele robe dele quali li mando lista. Saria necessario di dieci volte tanto imperò io, per dare mancò spesa a V.E.I. che si può, farò con questa munizione che domando ala medesima. Ho domandate queste robbe ala comunità: loro son desiderosi di far ogni cosa per V.E.I., imperò qui non si truova nessuna di queste cose che fanno di bisogno eccetto che li travi che li provederanno e i cannelli ; el resto l'E .V .I. le potrà mandare per mare che al condurlo qui, loro ci daranno i bufoli.
[...].Lista dele robbe che bisognano per la rocca e per la Torre (delle Saline): otto o dieci canne di tavolo vinticinque o trenta moggia di calcina otto chiaveture con suo chiavi quattro per porte grosse e quattro piccole mille cinquecento pianelle dugento correnti duo mastri muratori
cinquanta fra piastrelle e gangheri duo mila chiodi di più sorti".


Post 1560

Arch. di Stato di Firenze Mediceo, f. 2134, cc. 462-463 [Post 1560 Firenze]

Lettera inviata da Simone Genga al Granduca, col titolo "Ragguaglio sullo stato delle Fortificazioni"; vi si legge: "Grosseto, di sei baluardi che circondano quella fortificazione come la sa ne sono quattro condotti in difesa e gl'altri dui hanno fondato un fianco p(er) uno, ben è vero che quello della fortezza è solo alto sino al cordone et quello di porta marina dieci braccia e mezzo et che nessuno di questi ha finito le casematte". Prosegue scrivendo che se entro Settembre (non è specificato l'anno) egli non fosse tornato, "si può attendere al baluardo di San Francesco et procurare che si metti in difesa [...] con l'aiuto di quelli homini comandati et potendosi far più che si atendi a circondare atorno, ricordando a V.(ostra) A.(ltezza) che quei bastioninacci sonno per terra, et hanno bisogno d'esser incamisciati quanto più presto come la sa" Si lagna perché entro la fortezza camminano giorno e notte "bestiami" causando "gran 'pregiudizio a quelle fortificazioni, facendo sgrottare in più luoghi e trinceroni.


1563
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 2134, c.367

Nota delle Fortezze del dominio senese: Saturnia, Montalcino, Grosseto, Radicofani, Sovana. Fortezze abitate: Chiusi, Capalbio, Arcidosso, Colle, Monticchiello, Saturnia, San Quirico, Monte Massi. Fortezze disabitate, perché in cattive condizioni di conservazione: Sarteano, Piancastagnaio, Campagnatico, Sinalunga, Campiglia d'Orcia, Castiglion d'Orcia, Rocca d'Orcia, Casole, Mandano, Montemerano, Massa, Rocchette, Gavorrano.


1566 Maggio 9
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 227, c.42

"Francesco a Lorenzo Albizi, Firenze, 9 maggio 1566. [...]. A maestro Baldassarre si commette la riparazione della rocca di Grosseto e di quelle altre torri di marina, ricordando a voi l'usare diligenza in rivedere le cose che sono a vostra cura et rimediare quelle che n'hanno di bisogno".


1566 Maggio 14
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 521a, c.589

"Baldassarre Lanci a Francesco, Siena, 14 maggio 1566. [...I.E la rocca di Groseto che è una torre sola con un poco di procinto non m'è parso dovergli far cosa alcuna prima che io non ne conferissi con V.E.I., essendo che io giudicavo necesario abasarla tanto che scoprissi tutto il piano e non più, essendo tant'alta al presente et appresso a un fianco d'uno baluardo che, al mio iuditio, essendo batuta portarebbe pericolo che le ruvine di quella non levassero le difese di quello. Oltre che anchor sia vero vi penetra qualche poco d'acqua per di sopra io prometerei a V.E.I. che almeno per cento anni ella non ruvinarebbe anchorchè gli siano cascati gli parapetti e merli che fa che l'aqua scorre fra il muro e la volta che per asetarla non bastarebbe a restucare di so-pra la volta, ma bisognarebbe rifarli tutti quelli parapetti et poi di nuovo refarli un batuto che venisse tutto d'un pezzo con il suo pendio che gitassi fuora l'aqua ; che quando piacci a V.E.I. di voler che serva cosi senza abasarla ve rimandare gli maestri a rasetarla anchorchè ve stieno malvolentieri a questi tempi et contentandosi lei che si stesse per insino a ottobre che si torna a mettere mano a quella fabrica ci tornarebbe molto comodo niente di manco quella accenni quanto vole che si facci che tanto si seguirà [...]. Ne m'occorendo altro in buona gratia sua reverente gli bacio le mani et me la recomando pregando il nostro Signore Idio la conservi sana e feliciti".


1566 Maggio 17
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 227, c.48t

"Francesco a Baldassarre Lanci, Firenze, 17 maggio 1566. Ci piace gli ordini che avete dato per la rocca di Grosseto: si loda il disegno di abbassarla [...I".

1570
Archivio di Stato di Firenze. Mediceo, f. 2134, c. 455

[Post 1570] Nota, redatta da autore sconosciuto, delle Fortezze dello Stato: due a Firenze, poi Cortona, Borgo, Montepulciano, Lucignano, Castrocaro, Montepoggiolo, Pistola, Volterra, San Martino, Pisa, Livorno, Torre Nuova, Caladifuria, Castiglioncello, Vada, San Vincenzo, Gorgona, Campiglia, Portoferraio, Siena, Montalcino, Grosseto, Castelmarino, Caladiforno, Castiglione della Pescaia, Troia, Pineta, Giglio, Sovana, Radicofani, Chiusi.

 
1570
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 2134, c.532

[Post 1570] Nota inviata al Granduca, "di dogliense che vengono rappresentate da Bombardieri del Fortellino di Grosseto contro a quel Castellano". Lagnanza perché entro la Fortezza camminano di giorno e di notte i "bestiami, cioè cavalli e castrati, cosa che rende gran pregiudizio a quelle fortificazioni, facendo sgrottare in più luoghi e Trinceroni, come anco rendono fastidio alle sentinelle".


1571 Novembre 20
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 567, c.242

" Marino Lanci a Francesco, Grosseto, 20 novembre 1571. [...] Inoltre ho acomodato la rocha che al presente si guarda che viene incorporata in questa fortezza dala quale se ne chavarà grandissime comodità respetto le sue stanze. Inoltre che nella sommità di essa vi si possi tenere una mezza cholobrina aconpagnata da due sagri. Ma io sarei di parere quando piacessi a V.A.S. che detta torre s'abbassasse sino ala metà che sarà da trenta braccia, ala quale altezza si ritrovano bonissime muragle di un chorttile di detta torre di grossezza di quatro braccia, sopra la quale, comodamente, vi starebeno sei pezzi di grossa artigliaria i quali scuprirrebeno gran parte dela canpangna e dominarebeno tutta la terra. Restami ora dire a V.A.S. che per tutto el presente mese chiuso el sudetto baluardo e fatto alloggamenti murati et comodi per vinticinque soldati, sotto ai quali ci è loggia da tenere al cupertto l'artigliaria che parendole la farò quivi condurre sendo che, da que pochi soldati che al presente si ritrovano in questa rocha, sarà guardata e molto più sicura che non è dove si trova al presente. Mi ochorre dire a V.A.S. che l'anno passato fesci fare per suo ordine qua nela machia di Canpangnatico tavoloni per dugento chasse di arttiglaria e quattrocento mozzi per ruote di esse che tutti per ancora si trovano nel istessa machia le quali staendovi la presente invernata riceverebeno danno assai respetto l'inundationi che fa il fiume in detta machia [...]".

1572 Febbraio 6
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 573, cc.279-28
1
1572, Febbraio 6, Grosseto. Visita allo Stato di Siena effettuata da F. Rasi: "Prima visita della Maremma e dei quattro Capitanati", cioè Sovana, Grosseto, Massa e Casole". Viene rilevata la mancanza di munizioni in Fortezza; inoltre, "II Baluardo della Fortezza, a causa della vernata, grandissima che è stata, e ultimamente p(er) le pioggie [...] è rovinata in tre luoghi, talm(en)te che è facilissimo centrarvi [...] p(er) tutto d(etto) Baluardo appariscono fessure, e segni manifesti alla prima Acqua [...] e non solo questo Baluardo, ma ancora la Cortina [...] che si può entrare quasi a cavallo, ed il simile interviene al Cavaliere, che è dreto a' Francesco [...]". Viene inoltre stabilita una multa di 40 scudi per ciascuna bestia che danneggi le cortine ed i bastioni.


1572 Aprile 16
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 573, c.127

"Marino Lanci a Francesco, Grosseto, 16 aprile 1572. Si è fornito di abassare la torre al piano delle muraglie del cortile al quale, di presente, ci faccio fare la volta e sotto ad essa ci accomodo un palcho nel quale vi si potrà tenere benissimo cento cinquanta moggta di grano e sotto vi è una stanza da poter tenere altre munitione commode alla fortezza . Nella parte della torre ci sono dua bonossime stanze, l'una sopra l'altra, le quali ambedua servirebbono per commode e sicurissime prigioni. E sopra l'ultima volta che serve per piazza, quando fussi con sua bona gratia, ci farei tirare dua mezzi channoni. In tanto si farà la volta sopra il cetile alla quale ci se ne potrà mettere quattro o sei pezzi più e quel tanto che piacerà a V.A.S.".

1576 Febbraio 14
Arch. Segreto Vaticano, Congr. Concilii, Visita Ap. Vol. 119, "Liber Visitationis Ciuitatis et diocesis Grossetanae", f.27v

"Visita Bossi"
«Ecclesia Sanctae Luciae Dicta die XIIII Februarii 1576. Visitauit locum, in quo olim condita erat ecclesia Sanctae Luciae, qui locus est introclusus in Arcem, quam ad presens aedificandam curat Ser.mus Magnus Etruriae Dux, et nullum apparet uestigium ecclesiae».

1576 Febbraio 16
Archivio Segreto Vaticano. Congr. Concilii, Visita Ap. Vol. 119,ff.34v-35v

"Visita Bossi"
Il visitatore apostolico Francesco Bossi, vescovo di Perugia, visita il monastero della Ss.Annunziata di Grosseto, in cui si trovano le suore di S.Chiara, in cui sono iniziate le operazioni di demolizione per consentire la costruzione di un baluardo delle Mura Medicee.


1608
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 2356, cc. 48-6
0
1608-1612-1721, Grosseto. Note di armi e militi del Presidio di Grosseto, di anonimo. Nell'anno 1608 risultava un totale di 963 soldati, nel 1612 c'erano 828 soldati e 4 archibusieri a cavallo. Nel 1721 erano presenti 400 soldati, e la "cavalleria" era costituita da 122 persone

1622 Gennaio
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 1825, ins. 2, fasc. 1

"Relazioni dell'ing.(egnere) Gabbriello Ughi su fabbriche, fortezze e visite fatte in diversi luoghi dello Stato". Relativamente ai lavori da farsi alle fortificazioni di Grosseto, si legge che: "Risulta necessario nella Fortezza, il foderar il nuovo Casino d(e)lla Munizione di tavola di castagno per difesa d(a)ll'umido. [...]". Nel baluardo delle Palle: "va rifatto il nuovo Casino della Munizione [...] la porta di d(etto) Casino va fatta d(a)lla parte di tramontana cosi le finestrelle che ci vanno in conformità dell'altre che sono a sud(detto) Casino a' dov'è la munizione, co' farsi le sue porte doppie et benaccomodate. Medesimamente si deve far l'arco di muraglia sopr'al'entrata d(e)lla Casa Matta a' canto alla Porta, e' Corpo di Guardia [...]" (ordine del 1622, Aprile 28). "Quando sia condutto i resto del lastrico dalle cave potrà far fornire di lastricar quella parte che resta inperfetta dentro al (Rastrello) d(e)lla Porta d(e)lla Città". "E necessario sopra tutte cose sudd(ette) far nettare e' ben rivedere le 6 fogne maestre d(e)lla Città che sboccon nel fosso d(e)lla fortific(azion)e [...]". Inoltre, fare alle loro entrate uno sportello "mascherato" per "comodità di poterci entrar dentro a nettarle, è rivederle quando bisogna [...]". La nettezza della Città ("pattarne") si conduceva "in su le mura d(e)lla Città".

1623 Gennaio 21
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 1825, ins. 2, fasc. 3

"Relazione dell'Ingegnere Gabbriello Ughi". Risulta, "Necessario accomodare il canale della fogna aperta lungo le mura".


1623 Marzo 24
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 1825, ins. 2, fasc. 3

Relazione dell'Ingegnere Gabbriello Ughi che riporta una nota di tutte le spese per i lavori da fare al "Baluardo del Fortellino":"II muro che va a detto baluardo dalla parte di drente (che va) apogiato la cortina ma va conlegata in detto muro che monta [...](braccia 1266 di lunghezza). La cortina esterna che va a detto baluardo è da farsi per una lunghezza di braccia 2805 [...] di muro di fondamenti di sassi, per lungh. br. 3960 [...] pali (infissi) sotto a detto fondamento [...]. Di terra che va cavatta sotto a dove (va) i fondamento, per una lungh. di br. 4620". Necessario fare n° 10 fori nelle muraglie per lo smaltimento delle acque piovane Da farsi inoltre il "fognone che va per di drente dove si piglia tutte le acque (sopra) i(l) Cordone e anda l'acqua ne(gli) iscannafossi e indetta fogna [...], per una lunghezza di braccia 165 [...] di cordoni e base [...]" per una lunghezza di braccia 330. Note di spese per fare "trogoli" e per spengere la calcina. Nota di spesa per il muratore, per realizzare i muri di calcina, rena e sassi; fattura, misura a braccio quadro.

1624 Maggio 12
Arch. di Stato di Firenze. Mediceo, f. 1825, ins. 2, fasc. 4

Relazione dell'Ingegnere Gabbriello Ughi sulla visita effettuata a Grosseto; si legge: "Baluardo del Fortellino di Grosseto, in che grado stava la sua rovina; ma anco comandato che si rifaccia; nò mi resta però da dir altro, seno che in 22 giorni che dimorai in quel luogo, altresì a ordin(are) è far dar principio all'opera a giornate [...] et per magg(ior) intelligenza di come sta d(etto) Ba(luardo) ne ho fatto il presente modello di cera nel quale si dimostrano i luoghi dove (ha patito), et il modo da poter difendere la fortezza da quella parte, mentre per (rinovarlo) (vi) si fabbricherà [...]". Le rovine delle "muraglie" dipendono dalla mancanza di "vigilanza degli scoli ".

1676
Biblioteca Comunale di Grosseto. Bartolomeo Gherardini, Auditore Generale in Siena. Visita fatta nell'anno 1676 alle città castella dello Stato della Città di Siena per S.A.S. Cosimo llI dei Medici Granduca VI di Toscana . Tomo IV, c.185

"Et oltre a q(ue)sti utili certi sa gli appartengono gl'infras(crit)ti incerti. Lire 68 il Mese p(er) l'Uso d(e)lla Cantina dei Soldati d(e)l Presidio. II frutto di un Orto. che rende di affitto Lire tre il Mese S(cudi) 98. L'Anno di frutto di foglie di Mori. Per l'uso d(e)II'Erba, e Pastura di Essa ne i Bastioni, e fortificazioni d(e)lla Città circa scudi 70. L'Anno. scudi 40. in circa L'Anno di frutto di Fieno, e di più Levato d.(ett)o Fieno Fida tre fossi, dove si sega fino ai Vinti Cavalle fino agl'8 di Sett.(embr)e Ritraendone S(cudi) 10. di fida p(er) ciascuna".

1741
Arch. di Stato di Firenze. Regie Fabbriche, f. 550, cc. non num. ins. anno 17
41
"Ragionamento di tutti gli lavori necessari da mantenersi nella Piazza di Grosseto", di anonimo. C'erano in totale n. 42 cannoni, n. 14 petrieri e n. 2 mortai. Nelle piazze basse di ciascun bastione delle mura c'erano delle batterie composte ciascuna da n. 2 pezzi di cannone, "rivestite di fascine con piattaforma di tavole a barchetta", per un totale di n. 24. Sulla piattaforma superiore del cassero della fortezza erano n. 4 pezzi di cannoni montati.

1768
Arch. di Stato di Firenze. Regie Fabbriche, f. 550, cc. non num., ins. anno 176
8

"Descrizione delle Riparazioni delle fabbriche della Piazza di Grosseto, redatta da Giovanni Boldrini, dalla quale si rileva che il Mastio era "composto di una Batteria capace di dieci pezzi d'Artiglieria, coperta da un Capannone sostenuto da più pilastri".

1778 aprile 11 (post)
Arch. di Stato di Grosseto. Uffizio dei Fossi, b. 564, cc. 1-9r.

"Dimostrazione e Nota delle Alienazioni. Seguite nell'Uffizio dei Fossi dopo la pubblicazione dei nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778: degl'Infrascritti Terreni Spettanti come appresso tanto per il Suolo che per il Pascolo...". Tale elenco comprende i nomi degli acquirenti con l'estensione, il valore dei beni acquistati dall'Uffizio dei Fossi e l'indicazione del relativo rescritto granducale. Tra i beni appaiono varie "porzioni" degli spalti interni ed esterni delle mura cittadine; una "Fabbrica sotto Porta Vecchia"; un "Casino presso Porta Nuova"; un "Magazzino d(ett)o di Porta nuova"; una "Torretta composta di due Stanze e altre due stanze annesse Sopra la Porta Vecchia di Grosseto...".

1780 Giugno 2
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778". Sono acquistate da Lodovico Micheli, con rogito del notaio Gioacchino Tempesti, «le due porzioni III, e IV delli Spalti circondari consistenti, cioè, Un Tenimento di Terre di Moggia 3: 11 - situato all'interno delle Mura di questa Città, esposto a Ponente, confina Porta nuova, e Porta vecchia, dai due lati: e resta circondato dalla via del Circondario ...».

1781 Aprile 30
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778". Benedetto Clementelli con rogito del notaio Girolamo Pasquini acquista "la porzione II: delli spalti circondari consistente, cioè. Un Tenimento di Terre di Moggia 2: 07 circa da Porta vecchia a Levante confinato a Ponente dalle Mura della città di Grosseto, da mezzogiorno la Muraglia dello Sprangato, o Casino dell'avanzata, che resta a man sinistra all'uscir di Grosseto, e la Strada Maestra fino alla voltata della medesima, che conduce ad Istia, ed alla Montagna, da Levante la fossa della detta Strada d'Istia e della Montagna fino al punto che si lascia e, si prende la Strada che porta a Siena verso Tramontana, e da Tramontana una Fossa, che resta di faccia alla Fortezza di detta Città di Grosseto, e divide altra porzione di Spalti, e Fossi a retta Linea fino alla Muraglia di detta Città..."

1782 Marzo 2
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-9
4
"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11 Aprile 1778".
Angelo Pozzesi con rogito del notaio Gioacchino Tempesti acquista "la porzione I: delli Spalti circondari consistente, cioè, La Porzione di N.I:, e di lettera A. dell'Estenzione di Moggia 2: 16 circa e sporta parte a Tramontana, e parte a Levante, che hà il suo principio da Porta nuova fino al Bastione della Fortezza ove principia l'altra porzione segnata di N.Il: e di lettera B., qual porzione parimente resta circondata parte dalla Strada consolare che conduce a Siena, parte dalla Doganella, e parte dalla Strada circondaria esterna della Città...".

1783 Aprile 25
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778".
Carlo Chiti di Pistoia con rogito del notaio Leonardo Canestrelli acquista "la Porzione Il.a degli Spalti Interni della Città Suddetta dell'Estenzione di Stara 8 4/3, e che comincia a Porta vecchia, a cui confina il Marciapiede della Muraglia a tutto il Baluardo di S.Michele, e suo Cancello, l'Orto delle Fornaci, Orto, e Fabbrica delle Salaje e la Piazza d'armi di Porta vecchia, nel quale Spazio vi esistono N.12 - Piante di Gelsi, ed inoltre una piccola Fabbrica di una sola Stanza a Tetto coperto, e Capannone con Pavimento mattonato, e Camino, quale stanza serviva ad uso di corpo di Guardia al tempo della Truppa,... ".

1783 Maggio 15
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Gaspero Valeri con rogito del notaio Luigi Bonci acquista "la Porzione prima, Terza, e quarta degli Spalti interni della città Suddetta.; La prima dell'Estenzione di Stara 12, a cui confina La Strada, che conduce alla Fortezza, il marciapiede della Muraglia fino a Porta vecchia, e via del gioco del Cacio; La Seconda di Stara 8 2/3 che hà il suo principio dal Baluardo di S.Michele, il marciapiedi della predetta Muraglia fino a Porta nuova, la via del gioco del Cacio, fino al Muro dell'Orto delle Fornaci, Casa di detto Orto, e sua Siepe fino al Baluardo di S.Michele, e La quarta di Stara 14 1/2 compresovi Stara 1 3/4 di Prato di S.Francesco, a cui confina a Porta nuova il marciapiede della Muraglia fino alla Strada, che conduce in Fortezza, la predetta via del gioco del Cacio fino a Porta nuova e il detto Staro e 3/4 del nominato Prato di S.Francesco; Ed inoltre le tre fabbriche esistenti l'enunciate tre porzioni, e denominate il Baluardo delle Palle, il Baluardo delle Monache, ed il Baluardo di S.Francesco ...".

1784 Novembre 29
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-9

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778".Pietro Morelli e Giuseppe Gaggioli con rogito del notaio Agostino Benci acquistano "uno Stabile posto in questa Città di Grosseto Sotto Porta vecchia denominato il Corpo di Guardia dei Soldati, Cappella Contrammina consistente in diverse Stanze e due loggiati, che esistono lateralmente a detta Porta vecchia, che sono composti di tre archi per parte...".

1786 Aprile 3
Archivio di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto cat. I, vol. 118, cc. 111v.112r

Deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale si richiede al Provveditore dell'Uffizio dei Fossi l'uso del "Casino detto delle palle, Situato Sulle mure di questa Città, ed in distanza dall'Abitato per uso di polveriera, o Sia magazzino per la custodia e conservazione della polvere da Archibuso, e da botta… ". Tale richiesta era giustificata dall'insufficiente spazio della polveriera situata nella Fortezza.


1786 Aprile 24
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Antonio Frosini con rogito del notaio Domenico Vannuccini acquista "un Casino posto e Situato nella Città di Grosseto presso la Porta nuova con sua Tettoja, e Loggia, a cui confina La via comune, le Mura Castellane…".

1786 Maggio 26
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Salvadore Borsi con rogito del notaio Domenico Vannuccini acquista "un Magazzino detto di Porta nuova posto nella città di Grosseto contiguo alle Mura di detta Città, composto di una sola Stanza a pian Terreno, a cui confinano a Tramontana la Porta nuova, a Ponente Mura della Città, a mezzogiorno li Spalti interni acquistati dal Signore Gaspero Valeri, ...".

1799 Maggio 4
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 567, cc. 31-94

"Nota De Beni alienati dall'Uffizio dei Fossi e Coltivazioni di Grosseto dopo la pubblicazione de' nuovi Regolamenti della Provincia Inferiore Senese degli 11: Aprile 1778". Pietro Morelli di Pistoia con rogito del notaio Carlo Orabuona acquista "la Torretta composta di due Stanze sopra la Porta vecchia della Città di Grosseto ed altre due Stanze annesse alla medesima, e divise da essa mediante il Marciapiede delle Mura di detta Città ...".


1804 Febbraio 19
Archivio di Stato di Grosseto. Uffizio dei Fossi, vol. 600, c. 363

Lettera del Tenente Ingegnere dell'Uffizio dei Fossi Giovanni Boldrini, diretta al Provveditore dell'Uffizio medesimo, affinché affidi l'incarico annuale di manutenzione delle mura urbane, a Giuseppe Morozzi in quanto "esercita Sufficientemente bene l'Arte di Muratore, è fornito di Attrazzi, Materiali e, Si trattiene una buona parte dell'Anno in Grosseto, giacché parte ben tardi di quà, e torna poi molto Sollecitamente". In tale lettera si sottolinea come la manutenzione delle mura cittadine sia "a Carico dei Beni Civili Militari amministrati dall'Uffizio dei Fossi".

1825 Aprile 18
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 619, c. 31
0
Relazione redatta dall'ing. Antonio Lapi e diretta al Provveditore dell'Uffizio dei Fossi di Grosseto riguardante alcuni lavori da compiersi sulle mura urbane.

1826 Maggio 12
Arch. di Stato di Grosseto. Uffitio dei Fossi, vol. 619, cc. 362r-364r

Perizia redatta dall'ing. Cesare Cappelli e diretta al Provveditore della Regia Camera di Soprintendenza Comunitativa di Grosseto, riguardante i lavori concessi in appalto al muratore Giuseppe Fontani da eseguirsi alle mura urbane.

 
1827 Marzo 20
Arch. di Stato di Grosseto. Comune di Grosseto, cat. I, vol. 48, c. 10r

Deliberazione della Comunità di Grosseto relativa allo stanziamento di una somma per il restauro del parapetto presso la Porta Vecchia, in seguito alla visita nella città del Granduca Leopoldo Il.


1828 ottobre 27
Archivio di Stato di Grosseto. Acque e Strade b.1, cc. 497-501r

Relazione redatta dall'ing. Cesare Cappelli e diretta al Provveditore della Regia Camera di Soprintendenza Comunitativa di Grosseto, riguardante i lavori di ripulitura dei fossi destinati a raccogliere gli spurghi delle città confluenti nel fosso di San Giovanni che sfocia nel "Fosso Maestro Navigante". Tale rete di scolo esigeva "un'espurgazione generale per i ridossi che in essi verificansi oggetto per cui hanno luogo i ristagni delle Acque Putride all'emissario, e presso l'emissario delle Gavine, causati tali ridossi dalla limitata declività dell'Alveo o piano per dove percorrono le non molto abbondanti, ma non poco immonde Acque della Città predetta di Grosseto, e dalle Siepi o Fratte artificiali di confine fra Possesso, e Possesso che senza lasciare il libero corso a dette acque intersecano le Cunette ...". L'ing. Cappelli, allo scopo di migliorare il deflusso delle acque, propone poi la costruzione di "due rami di Cunetta" uno dei quali a N-E del Baluardo di San Francesco e l'altro a N-W del Baluardo delle Monache. Inoltre suggerisce la "Sterpatura della Stipa in Roghi, Olmi, Cannucce che trovansi presso la Balza delle Mura ..." e quella "della Macchia a Stipa compresa nelle N.8 Troniere, ...". Ad essa è allegata la "Pianta dimostrativa il contorno della Città di Grosseto, e le Cunette comprese nel Fossone che bordeggia il Contorno medesimo, quali Cunette servono ancora per ricevere le Acque di Scolo della rammentata Città".


1829 Aprile 20
Arch. di Stato di Grosseto. Acque e Strade, b. 1, cc. 556-607r

Relazione redatta da Cesare Cappelli dell'Ufficio dell'Ingegnere Ispettore di Compartimento diretta al Provveditore Soprin tendente della Regia Camera di Grosseto, riguardante lo stato di conservazione ed i lavori di "pronto restauro, di nuova costruzione, e di annuo Mantenimento al Marciapiede e suoi annessi di materiale, ed al Parapetto tanto di Materiale, che di legno a Palancato delle Mura di questa Città di Grosseto...".

1831 Dicembre 26
Arch. di Stato di Grosseto. Provincia di Grosseto, b. 174, cc. 3-8

Relazione dell'Ingegnere del Circondario Giovanni Tavanti al Provveditore della Camera del Compartimento di Grosseto sui lavori da farsi per riparare i marciapiedi, i parapetti ed i palancati delle mura e su quelli di ordinaria manutenzione. Da notare in particolare le "Condizioni d'Arte" suggerite: i "Mattoni tanto per i Parapetti, quanto per i Marciapiedi, gradinate dovranno essere dei cosi detti ferretti, acciò resistino all'intemperie dell'atmosfera. La Calcina sarà balzana e fresca, impastata con arena d'Ombrone, quale impasto sarà formato di un terzo calcina e di due terzi arena. I Legnami per gl'impalancati saranno ben stagionati, e tirati a pulimento. La Vernice sarà data ogni anno tanto al legname, chè ai ferri e sarà bene spianata".

1832 Settembre 15
Arch. di Stato di Grosseto. Provincia di Grosseto, b. 174, cc.89-91

Relazione dell'Ingegnere Ispettore di Acque e Strade Giovanni Tavanti alla Camera di Soprintendenza Comunitativa sui lavori da farsi per restaurare i marciapiedi, i torrini, i parapetti ed i palancati delle mura.

1859 Aprile 28
Arch. di Stato di Grosseto. Acque e Strade, b. 103, cc. 29-32v

Lettera di trasmissione dell'ing. Z. Cosimi al Prefetto di Grosseto della "Stima dell'Erba esistente sui Pubblici Passeggi nelli spalti interni delle Mura della Città di Grosseto, per la vendita nell'anno 1859"..

1837 Giugno 16
Arch. di Stato di Grosseto. Camera di Soprintendenza Comunitativa, b. 12, cc.183-208
(da E.M.BERANGER '87, pp.16-17)

Copia del Rescritto del Granduca Pietro Leopoldo Il a firma del Direttore dell'Imperiale e Reale Segreteria di Finanze Cavaliere Francesco Cempini con il quale si esprime il parere favorevole circa l'acquisto da parte della Comunità di Grosseto di un fondo da usarsi per le "Pubbliche Fiere" e per il "giuoco del Pallone".
Tale atto è corredato da:
a) 1837 giugno Il, [Grosseto]. Relazione del Provveditore della Regia Camera di Soprintendenza Comunitativa Giacomo Grandoni, diretta al Granduca, nella quale sottolinea come: "all'oggetto di procurare alla Città un onesto divertimento alcuni Individui si diressero a questa Camera di Grosseto, domandando un locale da destinarsi al giuoco del Pallone, e precisamente lo spalto allo esterno delle mura tra il Baluardo della Fortezza ed il così detto Casino delle Palle, di proprietà della Donna Maria Clementelli. La Magistratura Comunitativa non tanto per aderire alla fattale domanda quanto per avere in proprio uno spazio di terreno per le pubbliche Fiere, intraprese le convenienti pratiche dirette all'acquisto dell'intero fondo spettante alla Clementelli, che dall'indicato Baluardo arriva alla Porta Vecchia della Città di Grosseto, avente per altri confini le mura, e la strada circondaria le medesime.". Vengono inoltre elencate le clausole economiche poste a carico della Comunità per la suddetta compra vendita. Tra i vari allegati si evidenziano:
A) [1837 giugno 11, Grosseto]. Lettera firmata da un gruppo di illustri cittadini grossetani tra i quali Filippo Passerini e Giovanni Tavanti diretta al "Gonfaloniere e Priori componenti la Civica Magistratura della Città di Grosseto" con la quale si evidenzia "che per lo effetto di procurare alla Città un'onesto divertimento è loro venuto in pensiero di stabilire il giuoco del Pallone come uno dei più accreditati passatempi adottato dalle più culte Città.
Che la riunione di diversi individui di questo Paese sù i quali gli Esponenti hanno già basato le loro mire e che in parte sono di già stati interpellati potrà Formare una sufficiente somma di denaro per le spese occorrenti alla riduzione, e chiusura di Locale che sarebbe l'unico adatto per la ginnastica arte che si propone.
Che questo Locale sarebbe precisamente quello che si trova al di sotto d(e)l Baluar- do esterno delle Mure della Città dalla parte di tramontana frà il Baluardo d(e)lla Fortezza ed il Casino così detto delle Palle ...". A tale fine i firmatari chiedono che la Comunità si faccia carico dell'acquisto "del Locale sopra rammentato, e stanzi la spesa occorrente per l'apertura della piccola Porta introduttiva nel Locale stesso ...";
Aa) [1837 giugno 11, Grosseto].
Schizzo anonimo a china, privo di orientamento, in buono stato di conservazione illustrante lo spazio richiesto per il "Gio- co del Pallone" ed indicante la proposta apertura di una porta nella cinta muraria. cm. 28,4 x 20; s. ind. scala. Inedito.
Ab) 1836 maggio 9, Grosseto. Estratto della deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale viene in- caricato l'Ingegnere di Circondario di re- digere la pianta ed effettuare la stima del terreno di proprietà di Maria Clementelli dopodiché tale perizia sarà esaminata ed approvata;
Ac) [1836 maggio 9, Grosseto]. Nuova richiesta da parte dei "componenti la società per l'attivazione del gioco del Pallone", diretta al "Magistrato Civico di Grosseto" nella quale si sostiene come sia importante indirizzare una "istanza al Comando Militare per l'effetto di poter ottenere la rottura delle mura che difendono la Città onde costruirvi la piccola porta che deve introdurre nel divisato gioco del Pallone";
Ad) 1836 maggio 23, Grosseto. Estratto della deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale si autorizza il "Signor Scappucci ad assumere le trattative opportune per l'acquisto o in compra o in vendita dell'appezzamento di Terra di proprietà dalla Signora Maria Clementelli nei Baroni adattato per farvi il giuoco del Pallone con formarne un compromesso, .... Relativamente perciò che riguarda l'apertura di una nuova porta nelle mura di questa Città per introdursi nel guoco del Pallone incaricano il Loro Signor Gonfaloniere ad avanzare preci, a chi spetta, onde ottenere il dovuto permesso";
B) 1836 luglio 12, Grosseto. Perizia redatta dall'Ingegnere del Circondario Giovanni Battista Moretti, sui beni situati negli spalti esterni delle mura cittadine appartenenti a Maria Clementelli;
C) 1836 luglio 12, Grosseto. Estratto della deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale, dopo aver preso visione della perizia redatta dell'Ingegnere del Circondario, viene de- legato allo stesso, insieme al signor Giorgio Angiolini "a entrare in trattative con la Sig(nor)a Maria Clementelli nei Baroni per l'accettazione della Perizia stessa au- torizzandoli, in caso di sua ritenenza a portare alla medesima un'aumento fino al lO. per cento onde indurre il Giudice ad autorizzarla a tal vendita";
D) 1837 aprile 27, Grosseto. Estratto della deliberazione della Comunità di Grosseto con la quale viene stabilito l'acquisto di un terreno da Maria Clementelli e vengono fissate le clausole economiche a carico della Comunità.