La facciata settentrionale  
   

«Della facciata settentrionale è difficile dire quanto sia stato coinvolto nel crollo cinquecentesco: certamente la parte alta, considerato il tipo di gronda che si ripete nei tratti sicuramente ricostruiti; ma originale pare, della parete della navata di sinistra, il tratto che conserva il rivestimento a lastre bianche e rosse, dove si nota una rozza muratura di tamponamento di un varco con arco tondo. Era qui un'absidiola demolita nel corso degli 'abbellimenti' all'interno del 1600, nel cui vano doveva essere il fonte battesimale.… Un occhio corniciato, che doveva dare luce all'absidiola, è visibile sopra il vertice del tamponamento, nella parete esterna. Dell'originale struttura restano in

questo lato anche una lesena e la base di altra lesena simmetriche tra loro e con le corrispondenti del fianco meridionale. Una grande finestra ad arco acuto perfettamente al centro tra le due lesene potrebbe essere riferita ad un restauro del XIV secolo» (A.MAZZOLAI '96, p.29).F. Anichini, Storia ecclesiastica della Città e Diocesi di Grosseto, 1751, c.37v: «... vedevasi
una porta, per cui s'entra nel cimiterio fatto nel 1595, comprandone l'opera il sito ch'era un orto del Beneficio del SS. Crocifisso, altrimenti inteso del cardinale S.Marcello...».

L'informazione contenuta nel passo dell’Anichini fa ipotizzare una valida ragione della incompletezza del rivestimento di questo lato dell’edificio anche nel tipo di utilizzazione dell’area prossima ad esso. È da supporre infatti che la decorazione non sia stata completata perché buona parte della facciata non era visibile per l’esistenza di una recinzione all’area, forse riservata a chiostro prima di divenire l’orto di cui riferisce l’Anichini, e poi, nel 1595, il cimitero con la cappella del cardinale di S.Marcello.

 

 

 

 

 

 

 

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