La facciata meridionale  
   

È probabile che il progetto della facciata meridionale sia di Sozzo Rustichini, che potrebbe averne iniziato la realizzazione fino al primo finestrone, senza però eseguirne la decorazione. Questo lato della cattedrale ha evidentemente una precisa funzione nella realizzazione della scenografia prevista per la grande piazza del comune, realizzata fra la fine del secolo XIII ed i primi decenni del XIV, e dunque la sua progettazione e realizzazione ha mirato a farne una vera e propria seconda facciata, con finestre e portale ornati da microsculture, rappresentanti soggetti animali e vegetali o figure umane dalle più svariate espressioni. Queste decorazioni scultoree gotiche sono la testimonianza dell'intensa attività di maestranze senesi, soprattutto di Agostino di Giovanni e più tardi della bottega del figlio Giovanni impegnati nel duomo di Grosseto dal 1320 al 1340 circa. Le numerose microsculture, dei pilastrini e dell'architrave del portale, assieme alla statua di San Lorenzo, inserita in una nicchia fra le bifore ed il portale, dovrebbe far parte del complesso delle decorazioni originali di questo lato, e la loro
alta qualità conferisce valore significativo al complesso monumentale, "che si allinea con la più nota esperienza del Duomo Nuovo a documentare la forza e l'originalità linguistica dei rappresentanti della scultura senese cosiddetta minore del Trecento" (A.GARZELLI, Il Duomo di Grosseto, Firenze 1964, p.64). «Risparmiato in massima parte nella rovina cinquecentesca, ha avuto un solo completamento ottocentesco in stile: il gruppo plastico della lunetta del portale, rappresentante la Madonna in trono col Bambino assistita da due angeli, eseguito da Leopoldo Maccari nel 1897 e derivato dal tabernacolo dell'oratorio senese di San Bernardino, di Giovanni d'Agostino. Dello stesso Maccari sono anche le due statue dei profeti sulle nicchie laterali che sormontano le due lesene reggispinta e le formelle dell'arco della lunetta, copiate da quelle che corniciano la sottostante porta» (A.MAZZOLAI '80, p.136).

Stato della facciata meridionale nel 1876 da un disegno di Giuseppe Partini.

Finestrone archiacuto delimitato da due colonnette con leoni stilofori e terminanti a guglie, sormontato da timpano con coronamento ad ornati vegetali. Dalla base del timpano fuoriescono due cani correnti.

 

Finestrone archiacuto delimitato ai lati da esili colonnine poggianti su cavalli. Nelle losanghe negli squarci belle testine si affacciano da formelle quadrilobate. Dalla base del timpano ornato da motivi vegetali fuoriescono due cani correnti.

 

S.Lorenzo. La statua dovrebbe far parte delle decorazioni realizzate dalla bottega di Agostino di Giovanni, come le due bifore fra le quali è collocata.

   

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