Il "Cassero" oggi

 

La costruzione conosciuta come "Cassero del Sale" è indubbiamente uno degli edifici storici più significativi della città, e quello che maggiormente ne ricorda lo stretto legame col grande specchio d'acqua salata - il Lago Prile dei romani, il Lago di Castiglioni nel medioevo - e la risorsa economica che ne ha condizionato la storia nel medioevo. Nel corso dei secoli la struttura originaria del Cassero ha subito profonde alterazioni, ma sono ancora riconoscibili tre vani originali dei magazzini a piano terra, dei quattro intercomunicanti, privi di scale in muratura per raggiungere i piani superiori, del nucleo più antico, a pianta rettangolare. A questo fu addossato il corpo in aggetto verso la piazza con le bozze angolari in pietra ed ancora successiva è la realizzazione della scala di accesso ai piani superiori ed il vano sovrastante l'arco a tutto sesto in

laterizio. È dell'inizio del XIX secolo il corpo di fabbrica che da su via Mazzini, addossato alla cortina muraria antica.
 

R.FARINELLI - R.FRANCOVICH 2000, pp.135-136: «imponente edifìcio romanico, costituito da un corpo di fabbrica a pianta rettangolare di circa 30 x 9 m, il cui piano terra si articola attualmente in tre grandi ambienti coperti da quattro volte a botte, in pietra. La conformazione oggi visibile dall'esterno costituisce il frutto di successivi rimaneggiamenti, i più consistenti dei quali hanno portato nel Cinquecento alla costruzione della scalinata sul fronte di piazza del Mercato e negli anni Venti del Novecento all'aggiunta di un corpo di fabbrica sul lato di via Mazzini, la cui parte più alta termina con una balaustra dietro la quale

si scorgono, sul muro originale del "cassero", gli emblemi del Comune (la balzana bianco-nera) e del Popolo di Siena (il leone rampante).

La presenza di questi stemmi è legata all'utilizzazione dell'edificio da parte del Comune senese nel corso del XIV secolo: dapprima, tra il 1336 e il 1345 e in mancanza di veri e propri casseri, come fortezza, successivamente come sede della dogana del sale. Più oscure sono le origini di questa struttura, forse ricollegabili all'iniziativa degli Aldobrandeschi, che si erano dotati di una domus specificamente destinata allo stoccaggio del sale almeno dal tempo del conte Guglielmo. Pur in mancanza di indagini archeologiche specifiche, sono recentemente emersi alcuni indizi sfavorevoli all'ipotesi dell'identificazione del sito occupato dal cassero del sale con l'antico castello degli Aldobrandeschi, che era ubicato in un'altra zona della città». Nel disegno il "Cassero del Sale" prima del recente restauro.

 

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