Baluardo dell'Oriolo (Bastione Cavallerizza)

 

Particolare del Bastione delle Palle, Porta Reale e Bastione dell'Oriolo nella vista di Grosseto nel dipinto del 1630 di Ilario Casolani, conservato presso il Museo Diocesano d'Arte Sacra.

Il baluardo detto "della Cavallerizza" è quello che ha subito maggiori modificazioni rispetto agli altri delle mura. Dalla piazza del Cassero del Sale una breve rampa realizzata nel 1895 fa accedere al giardino in cui è stato trasformato il baluardo dal 1833, con al centro un'area circolare contornata da gradoni, utilizzata fino a qualche anni fa per spettacoli ed incontri di pugilato. Costruito tra il 1574 ed il 1575, avendo le difficili condizioni del terreno ritardato l'edificazione sulle fondazioni già gettate nel 1567, e rinforzato negli anni novanta del XVI secolo, la prossimità a Porta Vecchia del baluardo non solo ne ha fatto cambiare il nome al mutare di quello della porta, ma ne ha anche determinato un notevole ridimensionamento. Infatti il baluardo, che nel tempo si è chiamato di Porta Marina, di Porta Reale, di Porta Vecchia, e dell'Oriolo, per l'orologio che stava nel torrione della porta demolito nel XVI secolo, manca dell'intero orecchione sinistro di protezione alla porta cittadina demolito nel 1882, ovvero quando ormai la funzione militare si era da tempo esaurita.
 
Nel XVIII secolo, però, ancora si guarda a Grosseto come ad una fortezza importante, e dunque è oggetto di forte attenzione la protezione della sua unica porta d'accesso (fino al 1754), per cui il baluardo è elemento sostanziale. Infatti un progetto di adeguamento delle difese della porta, che fa perno appunto sul baluardo, proposto nel 1733 dal governatore di Grosseto Cosimo Bagnesi, viene realizzato secondo quanto è chiaramente evidenziato dalla pianta della città del 1749 che correda la relazione Warren. Lo stesso Direttore Generale delle Fortificazioni in Toscana nel 1755 si occuperà di lavori di adeguamento del "Bastione dell'Oriolo".

Il "sotterraneo in contramina" del baluardo dell'Oriolo, oggi della Cavallerizza. «Sotto a sei Bastioni, esiste un sotterraneo in contramina, fatto in volta, per il quale si gira sotto a ciascun Bastione per dar comodo alle improvvise sortite che occorressero farsi in tempo, che la Fortezza venisse attaccata» (J. BOLDRINI 1760, in V. PETRONI s.i.a., p.179).

 
 

Archivio di Stato di Firenze. Segreteria di Gabinetto f. 695, c. 88. "Raccolta di piante delle principali città e fortezze del Granducato di Toscana...". Pianta della città di Grosseto disegnata dall'ingegnere Andrea Dolcini nel 1749. Particolare dell'area di "Porta Reale" e del "Bastione del Oriolo".