Baluardo delle Monache (Bastione Garibaldi)

 

Archivio di Stato di Firenze. Segreteria di Gabinetto f. 695, c. 88. "Raccolta di piante delle principali cittą e fortezze del Granducato di Toscana...". Pianta della cittą di Grosseto disegnata dall'ingegnere Andrea Dolcini nel 1749. Particolare del Bastione delle Monache. A destra del baluardo la Porta Murata ed il Bastione di S.Francesco.

Il baluardo chiamato oggi Bastione Garibaldi, per esservi il busto dell' "Eroe dei due mondi", opera del 1884 dello scultore senese Tito Sarrocchi, originariamente nel baluardo di S.Francesco. Costruito nel 1577, negli anni novanta dello stesso secolo si deve rinforzare la cortina che lo collega a quello di S.Michele, che minaccia di crollare per il cedimento del terreno. «Una particolaritą di questo bastione č la totale mancanza delle piazze basse che non furono costruite a causa delle cattive condizioni economiche-ambientali presenti all'epoca dei lavori; mentre per quanto riguarda le cannoniere oggi queste sono adibite a deposito, quella a sinistra, e come locale ristorante quella a destra» (F.SARETTA '99, p.84).
 

Il primo nome attribuito al baluardo č "delle Monache", in ricordo dell'antico monastero dell'Annunziata, demolito proprio per la costruzione delle Mura Medicee. In realtą il baluardo non č costruito nel luogo stesso del monastero: questo si trovava lą dove č oggi il Teatro degli Industri, e la realizzazione del baluardo ha piuttosto determinato la distru-

Particolare del Bastione delle Monache nella vista di Grosseto nel dipinto del 1630 di Ilario Casolani, conservato presso il Museo Diocesano d'Arte Sacra.

zione di un altro antico edificio ecclesiastico grossetano, la chiesa di S.Benedetto. Lo attesta senza dubbio il "Cabreo della Commenda di S.Leonardo" del 1622, che a c.16 registra «un sito che gią era la chiesa di S.Benedetto, non si vede, č stato occupato dai Baluardi delle fortificazioni della Cittą di Grosseto». Come tutti gli altri, il baluardo, dopo esser utilizzato come pascolo nel XVII e XVIII secolo - nel 1783 č acquistato a questo scopo da Gaspero Valeri - č interessato dai lavori di abbellimento degli spalti interni delle mura iniziati nel 1833. In particolare nel 1845 viene stabilito di realizzare una "cordonata" per consentire l'accesso ai giardini ed alla passeggiata (Archivio di Stato di Grosseto. Provincia di Grosseto, b.174, cc.76-91), e nel 1854 una cancellata in legno per regolare quell'accesso, sostituita nel 1872 da una in ferro, che la necessitą di recuperare quel materiale durante la guerra mondiale ha fatto definitivamente scomparire, assieme alla recinzione lungo tutto il tracciato della via del Cacio, ovvero delle odierne vie Mazzini e Saffi.

 

La bella cancellata in ferro all'accesso al baluardo Cavallotti, gią delle Monache e poi Garibaldi. La cancellata veniva chiusa nelle ore notturne, e lasciata aperto dalle nove del mattino fino al tramonto.
Nel 1899 il baluardo prende il nome di Bastione Cavallotti, essendovi posto il monumento a Felice Cavallotti, che č rimosso per far posto a quello a Giuseppe Garibaldi qui trasferito dal baluardo di S.Francesco nel 1923. Agli inizi degli anni trenta del '900 viene costruito l'Eden Bar, poi modificato profondamente nel 1940 per divenire sede dell'Opera Nazionale Dopolavoro, ed infine pił recentemente demolito per far luogo al dancing che ne ripete il nome. Č invece rimasta nel suo aspetto originario l'interessante cabina telefonica progettata e costruita tra il 1932-33 presso l'Eden Bar.

 

 

 

 

 

 

 

 

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