Baluardo di San Michele (Bastione del Molino a vento)

 

Archivio di Stato di Firenze. Segreteria di Gabinetto f. 695, c. 88. "Raccolta di piante delle principali città e fortezze del Granducato di Toscana...". Pianta della città di Grosseto disegnata dall'ingegnere Andrea Dolcini nel 1749. Particolare del Bastione di S.Michele: si notano l'edificio del magazzino e posto di guardia, la via d'accesso al bastione che, costeggiando la Quarconia - dove oggi è il Teatro degli Industri - ed incrociata la via del Cacio - oggi via Mazzini- , proviene dalla piazzetta di S.Michele, sulla quale si affaccia la chiesa medievale.

«Il giro delle mura è un poligono di sei lati ineguali, muniti ad ogni angolo di solido bastione; in quello volto a greco levante è la fortezza, in quello di ponente fu modernamente costruito un molino a vento». Così relaziona nel 1832 il geografo Zuccagni Orlandini trattando di Grosseto (A.ZUCCAGNI ORLANDINI, Atlante geografico fisico e storico del Granducato di Toscana, Firenze 1832. Tavola XVIII: "Tavola Geografica, Fisica e Storica della Valle Inferiore d'Ombrone e delle valli minori ad essa adiacenti").

Il nome, dunque, di Bastione del Molino a vento è ottocentesco, mentre quello originario di S.Michele deriva dalla vicinanza della chiesa medievale, ormai scomparsa e che è ricordata anche dalla denominazione della piazzetta prospiciente il Teatro degli Industri.

Nel XVIII secolo nel baluardo sono un corpo di guardia che «consiste in una stanza a tetto con porta, e suo serrame, la finestra di legno, il cammino, due banche ed un tavolaccio per dormirvi...Il Casino, ove si da Squola a Cannonieri, è una stanza a tetto con porta, e serrame» (Archivio di Stato di Firenze. Regie Fabbriche, cc. non numerate, ins. anno 1746).

Nel 1783 il baluardo fa parte della porzione «che hà il suo principio dal Baluardo di S.Michele, il marciapiedi della predetta Muraglia fino a Porta nuova, la via del gioco del Cacio, fino al Muro dell'Orto delle Fornaci, Casa di detto Orto, e sua Siepe fino al Baluardo di S.Michele», ovvero della seconda delle porzioni in cui è diviso l'intero circuito delle mura al fine di alienare i terreni degli spalti a chi vi conduceva le bestie al pascolo.

Baluardo di S.Michele. Piante dei volumi interni. Da C.POLITO -A.MARRI -L.PERIN, Le mura di Grosseto, Firenze 1990, p.110.

 

Quando i lavori di trasformazione a parco delle mura, iniziati nel 1833, interessano l'intero circuito, il "Baluardo detto del molino a vento" è uno dei "punti di divisione" - l'altro è costituito da quello della Fortezza - previsti dal regolamento del 1850 del 'Servizio dei Giardini e dei Pubblici Passeggi esistenti sugli spalti delle mura di Grosseto', che stabilisce la divisione dei pubblici passeggi in due sezioni.

 

Con la realizzazione dei giardini anche in questo baluardo scompaiono le strutture militari, e le piazze basse, collegate tra loro da una galleria, sono adibite a serre e vivai comunali. Nel 1950 viene collocato nel baluardo il monumento a Giuseppe Mazzini.

 

 

 

 

Baluardo di S.Michele (del Molino a vento). A sinistra: «Troniera lato est, veduta dei due locali voltati a crociera che ospitavano le artiglierie. È visibile l'apertura nella volta per la fuoriuscita dei fumi delle polveri». A destra: «Troniera lato est, veduta della parte iniziale della galleria voltata che metteva in comunicazione, internamente al baluardo, le troniere dei due fianchi opposti» (M.FORLANI CONTI (a cura di), Le fortificazioni di Grosseto. Premesse per un recupero, Firenze 1989, p.129).

 

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