Aurelia Vetus e Nova, Aemilia Scauri: ipotesi sulla cronologia e sui tracciati
 


Particolare della Tabula Peutingeriana, in cui è rappresentato il transito di una via consolare romana sul litorale grossetano.

Nel suo Siti, approdi, viabilità da Alberese a Castiglione della Pescaia: dalla preistoria all'età moderna (in S.BUETI '95, p.132), Carlo Citter ripropone, in sintesi, la ricostruzione della sequenza cronologica relativa alla costruzione delle tre vie consolari che attraversano l'area grossetana effettuata dal Coarelli (F.COARELLI '88), ritenendola la più plausibile, e dunque la base migliore per l'individuazione dei tracciati. Secondo questa cronologia l'Aurelia Vetus sarebbe costruita fra 259 e 241 a.C. da Roma a Pisa con tracciato costiero; l'Aurelia Nova nel 200 o 144 a.C. da Pisa a Luni; l'Aemilia Scauri fra 115 e 109 a.C. con un nuovo tracciato, interno, da Roma a Luni. «Quest'ultimo, più diretto, non fu costruito per risparmiare alcune miglia, ma a causa della quantità e del tipo di
traffico gravitante sull'asse tirrenico alla fine del Il sec. a.C., con la conseguente necessità di evitare molti dei punti affollati del vecchio. La mia tesi è che le fonti itinerarie a nostra disposizione rispecchino questa dualità. In particolare ritengo che l'Itinerario Antonino (lA) proponga il tracciato della Aemilia Scauri, mentre la Tavola Peutingheriana (TP) quello dell' Aurelia Vetus...La mansio di Hasta è stata rinvenuta presso Alberese ed è situata esattamente ad 8 miglia da Telamone l2. Il tracciato incassato nella valletta fra i monti dell'Uccellina e i colli di Monte Cornuto era un passaggio obbligato...Il tracciato fino alI'Ombrone, dove era il ponte, è sicuro e le foto aeree di alcuni decenni fa lo mostrano chiaramente...La foce del fiume doveva essere più a sud-ovest, compresa almeno fra la Torre Trappola e la zona di Vacchereccia. A questo punto generalmente si propone un tracciato unico costiero, lungo il tombolo, ubicando Umbro a Ponte del Diavolo e Salebrone a Castiglione della Pescaia. Questa ipotesi può funzionare solo se non si tiene conto della presenza archeologica e documentaria di due tracciati, uno più sotto costa, l'altro più interno, talora coincidenti, talora distinti, ma a breve distanza e se non si considera che lA e TP citano strade diverse...Dati documentari medievali, ampiamente illustrati da Prisco, dimostrano che nel XIV secolo si ricordavano due strade nella valle fra Monte Cornuto ed i colli dell'Uccellina, e ancora c'era una via carraria abbandonata nel XIV secolo che partendo poco a sud di Alberese arrivava a Grosseto. In base a questi elementi è evidente che il sistema dei due tracciati prosegue anche nel rosellano, e del resto vi sono altri tratti nel volterrano e nel pisano che vanno nello stesso senso; ogni volta che lA non cita un punto di sosta di TP si può dimostrare un percorso alternativo, magari non troppo distante dal primo. Superato l'Ombrone l'Aurelia vetus si dirigeva dunque verso Roselle. Contando 9 miglia da Hasta arriviamo nel centro storico di Grosseto.  L' Aemilia Scauri invece,
doveva distaccarsi dalla vetus prima di Hasta, evitando quindi sia questa che Umbro per dirigersi verso Roselle direttamente, magari costeggiando la riva sinistra del laghetto di Alberese, le colline di Grancia, nelle cui vicinanze poteva attraversare l' Ombrone e da qui arrivare al grande complesso di S.Martino. Le due strade dunque sarebbero sulle opposte sponde del fiume, quasi parallele... Da Umbro/Grosseto la via Aurelia vetus procedeva in direzione nord-ovest per altre XII miglia verso Salebrone. Come si è visto il problema di posizionare Salebrone ha dato adito a molteplici soluzioni, che vanno dal semplice tracciare una linea retta da un'ipotetica Umbro senza tenere conto della topografia del luogo, all'identificazione con l'abitato romano presso Castiglione della Pescaia. Si può dunque cercare una mansio all'interno, presso il Bruna, a XII miglia da Umbro. La zona de Il Lupo, dove nel medioevo era il significativo toponimo incrociata con numerose citazioni di via publica, sembra la posizione più plausibile (il punto è esattamente a XII miglia sia da Grosseto che da S.Martino. Per tutta la documentazione rimando a PRISCO 1994, pp. 297 e ss. che arriva alle stesse conclusioni partendo da fonti diverse). Un tratto di strada selciata con andamento  nordovest - sudest fu trovato du-

Le distanze in miglia romane fra le mansiones registrate nella Tabula Peutigeriana e nell' Itinerarium Antonini Augusti, nella tabella in C.CITTER, Siti cit., p.133).

rante lavori agricoli presso Casoni del Terzo. Poco oltre Poggetti Lepri, Curri ne ha ricostruito un altro in base all'allineamento di edifici romani: si tratta della prosecuzione della vetus da Salebro a Manliana. Non sappiamo se parallelamente alla realizzazione della Aurelia nova o della Aemilia Scauri fu costruita anche la bretella costiera che univa S.Mamiliano direttamente al golfo di Follonica. Tuttavia non si dovrebbe escludere neppure un impianto più tardo, verso la fine del I secolo a.C., in relazione ad un più intenso traffico lungo la rotta costiera tirrenica. Questo tracciato non può essere stato pianificato per consentire di risparmiare molte miglia a chi dovesse andare verso la Gallia: fra il ponte sull'Ombrone e Follonica, dove necessariamente doveva ricongiungersi all' Aurelia vetus, il risparmio sarebbe di sole 7 miglia. E' assai verosimile, però, che in età imperiale questa strada avesse finito per assorbire tutto il traffico di lunga percorrenza nord-sud e da questo può essere derivato il nome di Aurelia-Emilia. Una conferma viene proprio dai pur scarni dati archeologici...La deviazione dal tracciato dell' Aurelia vetus che passa ad ovest di Alberese, anziché ad est, per raggiungere l'altro capo del meandro, è dovuta chiaramente al crollo del ponte romano e al crescente ruolo di Grosseto, oltre alla presenza di un laghetto ad Alberese, forse lo stesso inquadrato dall' isoipsa dei 5 m slm; pur essendo riportata in mappe di età moderna, propenderei per una sua datazione al medioevo. Lo stesso lago rese necessario spostare il collegamento dalla carraria, ancora attestata nel 1430 (che io identificherei con l'Aemilia Scauri), con la via vecchia per Orbetello e Talamone pianificata a partire dal primo Trecento» (C.CITTER,Siti cit., pp.132-137).