Agli inizi degli anni Trenta il Conte Valentino Orsolini Cancelli, presidente dell'Opera Nazionale Combattenti, incaricò l'ingegnere Enzo Fedi di progettare e costruire una chiesa con annessa canonica nel nuovo borgo di Alberese. La chiesa doveva sorgere al centro del comprensorio di bonifica, dove già esisteva il nucleo abitato, cui facevano capo i principali servizi della zona: gli uffici dell'amministrazione, la scuola, la stazione dei carabinieri, la dispensa, l'ambulatorio e l'oleificio. Non era ormai più sufficiente l'antica chiesetta di S.Giovanni, adiacente alla Fattoria Granducale.

L'edificio, consacrato nel 1936 ha la facciata, con porta unica, caratterizzata da corsi alterni di materiale rosso e chiaro, con i bordi in pendenza ornati da file di archetti. Lo stesso motivo decora il campanile, alleggerito da bifore e trifore. All'interno, cui
danno luce vetrate policrome, una spaziosa navata centrale è separata dalle due minori laterali da robuste colonne in pietra. La copertura è del tipo "a capanna". «Quando l'Ing. Enzo Fedi venne incaricato di pro gettare la Nuova Chiesa di Santa Maria, decise di costruire l'edificio in stile neoromanico, invece di scegliere il linguaggio "nuovo" ed "intraprendente" del movimento artistico "Novecento".  Cominciò quindi a studiare gli esempi religiosi medievali della Toscana,  ma in particolare fu affa scinato
dai ruderi dall' antica chiesa di S.Rabano, annessa al monastero, ubicata sui monti dell'Uccellina a poca distanza dal borgo di Alberese. Il complesso monastico dell'Ordine Benedettino Cassinese, fondato probabilmente nel XI secolo su un preesistente edificio adibito a ritiro monastico, era in origine dedicato a Santa Maria Alborense. Nel XVI secolo l'antico monastero fu definitiva- mente abbandonato...Nell'articolo pubblicato nel novembre 1936 sulla rivista "La conquista della terra", Fedi spiega i motivi della sua scelta stilistica: " [...] la progettazione (quella della nuova chiesa) presentava un quesito pregiudiziale da risolvere. E' entrato ormai nella consuetudine per le costruzioni il nuovo stile che dall'epoca in cui è sorto viene chiamato "novecento". Come doveva sorgere la nuova Chiesa? Doveva Essa, nata nel secolo in cui la nuova potenza dell'Italia fascista e romana si afferma nel mondo, servirsi del cemento armato, ricoperto secondo l'uso, di levigate lastre marmoree per affermare davanti ai posteri che l'epoca della rinascita dell' Alberese era quella stessa della nuova Italia Imperiale? O non doveva invece riprendere le forme antiche della consorella vetusta che domina ancora dall'alto dei colli la pianura e ripete alle nuove popolazioni che Essa era una manifestazione risorgente della stessa antica idea cristiana che per volgere dei secoli conserva immutato spirito e forme? Si è preferita la seconda soluzione perché è opinione dello scrivente che lo spirito religioso si ritrovi più pieno e profondo nelle chiese più antiche del medio evo.Se infatti le altre epoche storiche hanno creato in Italia all'idea religiosa  monumenti immensi e magnifici per ricchezza ed arte,

non può dirsi che in essi sia conservato egualmente quel profondo misticismo della antica fede cristiana". La nuova chiesa ripete infatti, specialmente nel prospetto principale, alcuni motivi dell'antica chiesa di S.Rabano» (V.MAZZINI 2001, p.45).
 

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