La chiesa di S.Maria
 

La chiesa è fiancheggiata, sul lato nord, dal grosso muro appartenente al perimetro realizzato nel XIV secolo per la trasformazione dell'abbazia in una vera e propria fortezza: ricordano la funzione della cortina i resti dei merli che ancora sono visibili alla sua sommità, come a quella dell'altissimo campanile quadrato. La copertura del vano centrale del transetto è realizzata con una cupola emisferica in laterizio, raccordata al quadrato di base tramite un tiburio ottagonale in mattoni e pietre.

L'edificio fu eretto fra i secoli XI e XII a conci rettangolari di pietra con una sola navata ed un transetto che forma due cappelle laterali, subendo modificazioni in fasi successive. A fianco della navata, infatti, sono state realizzati ambienti le cui pareti innalzate a filo dei bracci del transetto nascondono i prospetti laterali originali, conferendo a S.Maria una pianta apparentemente quadrata. La chiesa ha bellissimo portale aperto nella facciata, alla quale è accostato il campanile. All'interno la navata era coperta da tre volte a crociera sostenute da costoloni, archi traversi e archi incastrati, delle quali sono rimasti pochi resti. Il transetto, con bracci laterali voltati a botte, presenta tre absidi, di cui quella centrale più grande, a pianta semicircolare, coperte con volte emisferiche. All’incontro della navata col transetto è la cupola rotonda, all'interno del tiburio ottagonale, poggiata su una pianta di forma quadrata mediante quattro pennacchi angolari. Una piccola porta a destra, della stessa tipologia architettonica del portale ma priva di decorazioni, poco prima dell’incrocio del transetto, immetteva ad una serie di tre vani comunicanti, coi muri oggi in gran parte franati e con copertura voltata a botte, disposti in parallelo alla navata ad un livello più basso della chiesa. Il primo di essi, dotato di una piccola finestra, probabilmente era la sagrestia, la cui parete meridionale aderiva ad un edificio del monastero.
 

 

«Il portale d'ingresso ha un'apertura di piccole dimensioni, ma bisogna considerare che all'epoca della sua costruzione la chiesa era più bassa e anche che le aperture più piccole davano maggiore garanzia di difesa contro gli attacchi nemici. La decorazione dell'archivolto con l'intreccio di due tralci di vite al cui centro si trovano grappoli d'uva o di foglie, può essere senza dubbio accostata alla tipologia più semplice dell'XI secolo; è indubbio il richiamo a motivi decorativi dell'arte bizantina. L'alto piedritto, invece, su cui poggia l'arco, che si trova sbozzato in forma primitiva, si riscontra in quel periodo nell'architettura pisana. Grossi dubbi sorgono infine analizzando le decorazioni dell'architrave a tre croci contornate da una cordonatura; questo infatti, secondo gli studiosi che se ne sono occupati, sembrerebbe di fattura risalente a un'epoca precedente e quindi potrebbe essere un elemento della primitiva costruzione ipotizzata, ma di cui non si ha notizia». (B.SANTI '95, p.142).

 

 

 

 

 

 

 

 

La muratura completamente staccata fra la facciata e la torre campanaria suggerisce come questa sia stata costruita successivamente alla chiesa. Questo è reso evidente dall’abrasione della testa dell'ariete scolpita sulla pietra d'angolo della facciata, certo operata per consentire che i filari dei conci della chiesa e del campanile siano a contatto. In facciata sono ben visibili le tracce di un frontespizio a capanna, probabilmente relativo al timpano eliminato allorché, con la fortificazione della chiesa e del monastero, fu realizzata la "caditoia", di cui rimangono due file verticali di mattoni, ancora in parte infissi in parete, e le due mensole verticali in pietra che le sorreggevano. La "caditoia" fu costruita con la sopraelevazione della facciata oltre un tratto di opus spicatum, ed assieme ad essa anche i resti del merlo a sinistra nella foto ricordano come la chiesa stessa divenne parte integrante della fortificazione.
 

La tipologia costruttiva delle tre absidi semicircolari ha caratteri architettonici lombardi. La copertura delle absidiole laterali è originale, quella della maggiore è nascosta dalla sopraelevazione culminante nella merlatura. Un coronamento di archetti semicircolari percorreva la cimasa dall'esterno sotto la gronda del tetto, e la decorazione appare sobria e quasi rude nelle finestre dal largo strombo e terminate ad arco a tutto sesto (cfr.G.MARRUCCHI, '98).

 

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